16/04/2010, 00.00
LAOS
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Migliaia di cattolici laotiani all’ordinazione di mons. Inthirath

di J.B. VU
E’ probabilmente la più grande riunione dei fedeli del Paese. Al rito prelati di Vietnam, Cambogia, Thailandia, Filippine e Francia per testimoniare solidarietà a una Chiesa minoritaria, ancor oggi tenuta d’occhio dalle autorità.
Thakhek (AsiaNews) - Migliaia di cattolici, forse 10mila, molti dei quali provenienti dai Paesi vicini, hanno preso parte a un evento decisamente raro per il Laos, l’ordinazione di un nuovo vescovo. Il rito col quale mons. Jean Marie Prida Inthirath, 53 anni, ha assunto la responsabilità del vicariato apostolico di Savannakhet, ha così visto il 10 aprile nella cattedrale di san Luigi (nella foto) a Thakhek, sulle rive del Mekong, nella parte centrale del Paese, la più grande adunanza di cattolici nella storia del Paese.
 
La Chiesa cattolica laotiana, infatti, conta circa 43mila fedeli, su una popolazione di più di sei milioni di abitanti, nella stragrande maggioranza buddisti. E’ una comunità che ha quattro vescovi e solo 16 sacerdoti, contando anche i due che hanno largamente superato l’età della “pensione”, e che continua a essere tenuta sott’occhio dalle autorità, anche dopo la fine del periodo più duro del comunismo del Patet Lao e le aperture a un timido rinnovamento economico e sociale.
 
Una folla straordinaria, dunque, per una cerimonia di ordinazione che ha visto la partecipazione di prelati venuti da Vietnam, Cambogia, Thailandia, Filippine e Francia e presieduta da mons. Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, presidente della Conferenza episcopale di Laos e Cambogia. Dal Vietnam è venuto il cardinale Pham Minh Man, a testimoniare il rapporto che da secoli accomuna i cattolici dei due Paesi. La testimonianza di amicizia dei cattolici di così tanti Paesi è stata sottolineata dallo stesso mons. Prida Inthirath, che ha ringraziato tutta la “Madre Chiesa” per non essersi mai dimenticata dei cattolici laotiani.
 
Da parte sua mons. Salvatore Pennacchio, delegato apostolico in Laos, ha sottolineato il rapporto che deve esistere tra vescovo e sacerdoti, “fondato prima di tutto sulla carità”, e ha ricordato ai fedeli tutti che essi “hanno la grande responsablità di condividere il compito di testimoniare agli altri l’amore evangelico e il messaggio di salvezza”.
 
 
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