16/06/2005, 00.00
MYANMAR
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Migliaia di dissidenti detenuti nel Myanmar senza processo

Lo denuncia Amnesty International, che racconta frequenti torture e confessioni estorte, anche contro studenti e anziani

Yangoon (AsiaNews/Agenzie) – Da anni la giunta militare del Myanmar tiene in carcere gli oppositori politici, spesso senza accuse, in dure condizioni di vita e con frequente ricorso a torture. Lo riferisce Amnesty International che parla di almeno 1.350 detenuti "di coscienza", soprattutto persone qualsiasi arrestate per l'esercizio di diritti fondamentali. Amnesty promuove una campagna per il loro rilascio.

La più nota è Aung San Suu Kyi, che domenica compie 60 anni e ha passato in carcere 9 degli ultimi 16 anni. Come leader della Lega nazionale per la democrazia (National League for Democracy, NLD) ha vinto con ampio margine le elezioni del 1990, ma non le fu mai consentito di assumere il potere. E' detenuta dal maggio 2003 e in precedenza lo fu dal 1989 al 1995  e poi per altri 20 mesi fino al maggio 2002.

Il governo militare dice che lei e gli altri prigionieri politici saranno rilasciati "quando sarà il giusto momento", ma non ha indicato una data. Aung San dice che non vuole essere rilasciata prima della liberazione di tutti gli altri.

Dal maggio 2003 è detenuto agli arresti domiciliari U Tin Oo, vice presidente del Nld, che compie 60 anni il 19 giugno.

Nella lista di Amnesty ci sono oltre 200 persone poco note, parecchie sono studenti o anziani di 70 e 80 anni con gravi problemi di salute, che sono stati arrestati e rilasciati più volte dal 1989. U Win Tin, 75enne giornalista e membro del Nld, è detenuto dal 1989. La sua salute è peggiorata, anche perché più volte gli sono stati negati cibo e acqua ed ha dovuto dormire senza letto in un locale che serve quale cuccia per cani. Mentre era già detenuto, è stato condannato  quale autore di articoli sulle violazioni dei diritti umani nelle carceri.

Altri prigionieri sono stati puniti per avere fornito notizie alla stampa estera e per avere cercato di inviare all'Onu una relazione sugli abusi in carcere. Le autorità del Myanmar avevano promesso di liberare U Win Tin e altri prigionieri nel novembre 2004. Ma non è avvenuto.

Phyo Min Thein è uno studente arrestato nel 1991 per la partecipazione a una marcia a favore di Aung San Suu Kyi, che aveva appena vinto il premio Nobel per la pace.

Amnesty International spiega che dal 1989 le condizioni detentive sono sempre peggiorate e che le torture, quali percosse e privazione del sonno, sono frequenti, anche per ottenere "confessioni". Nei processi queste confessioni sono prove decisive e agli accusati non è consentita la difesa di un avvocato. Dal gennaio 2005 almeno 3 persone sono morte in carcere in circostanze "sospette", riferisce Amnesty. Tra loro Ko Aung Hlaing Win, membro dell'Nld arrestato il 1° maggio e morto il 7 maggio; i medici hanno trovato gravi segni di tortura nel suo corpo.

Almeno 22 detenuti politici sono stati torturati e maltrattati per avere partecipato a uno sciopero della fame nella prigione di Insein, in aprile.

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