17/07/2006, 00.00
Pakistan
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Minoranze pakistane condannano l'omicidio di un leader sciita

di Qaiser Felix

L'All Pakistan Minorities Alliance chiede al governo un'indagine "dura ma giusta" per fare luce sulla morte di Hasan Turabi, leader politico sciita di alto livello. Chiesto il bando di testi che inneggiano all'odio interreligioso.

Karachi (AsiaNews) – Le minoranze pakistane "condannano con fermezza l'omicidio di un influente uomo politico e religioso sciita" e "chiedono al governo un'indagine dura ma giusta per assicurare i mandanti di tale crimine alla giustizia". Nel contempo, chiedono che "vengano banditi dal Paese tutti i testi e le persone che usano la religione come scusa per infiammare gli animi della popolazione ed istigarla alla violenza interreligiosa".

Shahbaz Bhatti, presidente dell'All Pakistan Minorities Alliance (Apma), commenta così con AsiaNews l'omicidio di Hasan Turabi, leader sciita di alto profilo, morto per mano di un attentatore suicida a Karachi il 14 luglio scorso. Insieme a Turabi è morto il nipote: entrambi tornavano da una manifestazione contro Israele. Non è il primo caso di attentato suicida nel Paese, ma è il primo in assoluto in cui l'obiettivo è un'unica persona.

Il presidente dell'Apma ha poi colto l'occasione per chiedere al governo il bando totale della letteratura religiosa che istiga all'odio e dei discorsi che mirano ad infiammare i fedeli. Secondo Bhatti "forse c'è la mano di un'organizzazione non pakistana dietro l'omicidio, ma non vi è alcun dubbio che l'assassino non era uno straniero".

Il ministro dell'Interno della provincia del Sindh, Rauf Siddique, ha dichiarato che i giudici dell'Alta Corte sono già al lavoro per stabilire i moventi e gli autori del crimine. Il capo della polizia, Niaz Ahmed Siddiqui, rivela che l'attentatore era vestito da studioso dell'Islam ed aspettava Turabi fuori della sua casa.

Non è stato il primo attacco che il politico aveva subito: durante un giro in auto era stato colpito da una carrozzina per bambini piena di esplosivo. Di tale attentato Turabi aveva accusato il Lashkar-i-Jhanvi, gruppo militante fuori legge.

Dopo l'omicidio, un gruppo di giovani è sceso in strada per manifestare con rabbia: hanno appiccato il fuoco ad alcuni autobus e lanciato pietre contro le macchine. Il leader della Muttehida Majlas-e-Amal [Mma, alleanza dei sei partiti islamici del Pakistan ndr] ha espresso il proprio "sgomento" per la morte dell'influente politico, che ricopriva la carica di vice-presidente della Mma, mentre Maulana Fazlur Rehman, segretario generale, ha definito la morte di Turabi "una perdita enorme per il Paese intero".

Rehman ha poi invitato la popolazione alla calma ed ha definito l'omicidio "opera di coloro che vogliono fomentare violenze settarie nel nostro Paese e distruggere la nostra pace".

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