06/02/2006, 00.00
INDIA
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Mons. Fernandez: ci attaccano perché ignorano l'essenza del Cristianesimo

di Nirmala Carvalho

Il segretario della Conferenza episcopale commenta la recente ondata di violenze contro i cristiani in India: gli estremisti non sanno che Dio è amore, ne rimarrebbero stupiti. Per portare avanti il loro piano indottrinano con falsità la povera gente. Attivista cattolico: una "pista pericolosa" passa anche per Maharashtra e Rajasthan. Accuse al Bjp.

Mumbai (AsiaNews) – I fondamentalisti indù attaccano i cristiani, perché ignorano cosa sia il Cristianesimo e per farlo indottrinano  gente innocente con falsità. Così il segretario della Conferenza episcopale indiana (Cbci), mons. Percival Fernandez, spiega ad AsiaNews le crescenti violenze di cui i cristiani in India continuano ad essere oggetto. L'ultima aggressione si è verificata ieri sera a Pardeshipura, Indore in Madhya Pradesh contro due giovani che distribuivano materiale religioso.

"I fondamentalisti ci attaccano solo perché sono ignoranti sull'essenza del Cristianesimo – dichiara mon. Fernandez – la cosa peggiore è che spesso si servono di gente innocente, avvelenando le loro menti con falsità". Secondo il presule, "questi fondamentalisti sarebbero sorpresi dal sapere che il Cristianesimo predica l'amore: quello di Dio per l'uomo e dell'uomo verso il prossimo".

Il Segretario della Cbci assicura: "Non siamo in collera con gli estremisti o con la gente che essi usano per esprimere la loro infondata animosità". "Abbiamo solo compassione e amore per loro – conclude – come ci insegna Gesù, continueremo a pregare per chi ci perseguita e ad amare chi ci odia!".

L'attacco di ieri è solo l'ultima realizzazione di quello che esponenti cattolici nel paese ritengono un vero e proprio piano dei fondamentalisti indù contro i cristiani in Madhya Pradesh. Secondo John Dayal presidente dell'All India Catholic Union, il pianocomprende anche altri stati. Egli nota che "sta emergendo una pista molto pericolosa, che passa per Maharashtra e Rajasthan e molto più spesso in Madhya Pradesh". Qui, ricorda l'attivista, si sono verificati dozzine di incidenti tra Jabalpur, Indore e Bhopal: "La cospirazione è evidente".
Dayal punta il dito contro il Bjp, che "deve delle risposte al mondo". "Non ha imparato niente? – incalza il leader cattolico – vuole (il Bjp) essere considerato una forza politica civile? Oppure preferisce rimanere schiavo di una rabbiosa entità chiamata Sangh Parivar?". L'attivista lancia poi un appello: "La nazione intera, dimenticando le divisioni religiose, deve unirsi nel denunciare il gioco del Rss in Gujarat, Madhya Pradesh e Rajasthan". "Se i singoli stati non rispondono, il governo centrale deve trovare le vie legali per prendere le azioni necessarie".
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