30/01/2008, 00.00
VATICANO-HONG KONG - CINA
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Mons. John Tong, nominato vescovo coadiutore di Hong Kong

di Kevin Wang
Sarà il successore del card. Zen, col quale continua a lavorare in totale sintonia. L’augurio per far nascere vocazioni nella diocesi e cresca l’impegno della Chiesa di Hong Kong per la riconciliazione della Chiesa in Cina, la sua libertà religiosa e la collaborazione sociale per lo sviluppo della Cina popolare.

Hong Kong (AsiaNews) – Mons. John Tong On, 69 anni, è stato nominato oggi vescovo coadiutore della diocesi di Hong Kong. Dal 1996 era vescovo ausiliare della diocesi.

Mons. Tong, un fine intellettuale, versato nelle lingue, nella cultura e nella teologia, è perciò il successore designato del card. Joseph Zen, che ha già superato i 75 anni (ne ha 76) ed ha chiesto diverse volte al papa di potersi ritirare.

Mons. Tong, nativo di Hong Kong, è uno stretto collaboratore del card. Zen e un grande conoscitore della situazione della Chiesa in Cina. Attualmente è responsabile dell’Holy Spirit Study Centre, un centro di studi e documentazione sulla Chiesa e la cultura cinese.

In una dichiarazione diffusa oggi nella diocesi - e che riproduciamo integralmente qui sotto – egli parla del “lavoro eccellente” che il card. Zen sta svolgendo, in profonda sintonia fra i due.

Dopo aver affermato l’importante contributo che molti missionari stranieri svolgono insieme alla Chiesa locale di Hong Kong, egli sottolinea la vocazione di Chiesa-ponte che Hong Kong ha verso la Cina popolare. “Attendo con tutto il cuore – egli conclude – che il governo cinese garantisca la piena libertà religiosa ai cattolici della madrepatria, così che essi possano dare un maggior contributo alla società,  e la nostra patria possa progredire nella sua posizione internazionale”.

Ecco la dichiarazione ufficiale di mons. Tong:

 

 

Quando ho ricevuto dal Santo Padre la nomina a vescovo coadiutore di Hong Hong, mi sono sentito inadeguato e senza fiducia in me stesso. Ma, sapendo che il Santo Padre mi ha dato fiducia, e che i cattolici di Hong Kong mi sosterranno con la preghiera, mi sono sentito incoraggiato e ho accettato la nomina con obbedienza e gratitudine. E ora vi supplico di tollerare i miei limiti.

Il card. Joseph Zen sta svolgendo un lavoro eccellente nella guida della diocesi di Hong Kong. Egli è ancora in buona salute. Io spero che egli rimanga ancora al suo posto per il più lungo tempo possibile. Sarò felice di continuare a lavorare sotto la sua guida.

Papa Giovanni Paolo II ha detto: “Nella Chiesa non vi sono stranieri”. Spero che tutti noi, come membri del Corpo mistico di Cristo, continuiamo a offrire il nostro sostegno. Clero locale, missionari stranieri, cattolici di Hong Kong, come pure professionisti e lavoratori stranieri da altre parti del mondo, dobbiamo lavorare insieme per costruire una Chiesa piena di vitalità. Mi auguro che tutti possiamo dare un contributo ancora maggiore alla nostra diocesi e alla società.

La nostra evangelizzazione e la nostra testimonianza attraverso le parrocchie, le scuole, la cura dei malati e i servizi sociali sono stati attivi e pieni di frutto. Prego che tutti questi risultati possano svilupparsi ancora di più. Con l’andare degli anni gli impegni di lavoro della diocesi di Hong Kong sono aumentati. Ma c’è carenza di preti locai, diaconi, uomini e donne consacrati. Vi chiedo di pregare per la promozione delle vocazioni, compresa la vocazione al matrimonio cristiano, anch’essa piena di sfide.

La nostra diocesi e la gente di Hong Kong godono di una lunga tradizione di impegno per la società e il bene comune. Continuiamo a tenere rapporti positivi e stabili con differenti confessioni cristiane e con le altre religioni. Spero che queste relazioni armoniose crescano in forza e in profondità.

La nostra diocesi svolge un ruolo indispensabile di Chiesa-ponte con la Cina. Abbiamo sempre promosso l’unità fra i differenti gruppi della Chiesa cattolica cinese e tenuto un dialogo costruttivo con le diverse parti. Seguendo le indicazioni nella recente lettera del Santo Padre Benedetto XVI alla Chiesa di Cina, ci impegneremo col massimo sforzo per continuare. Attendo con tutto il cuore che il governo cinese garantisca la piena libertà religiosa ai cattolici della madrepatria, così che essi possano dare un maggior contributo alla società,  e la nostra patria possa progredire nella sua posizione internazionale.

 

                                                                                                                      +John Tong

                                                                                                                       Vescovo Coadiutore

                                                                                                                        Diocesi di Hong Kong

                                                                                                                        30 Gennaio 2008

 

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