24/05/2013, 00.00
CINA
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Mons. Ma Daqin e i cattolici cinesi pregano per l'unità della Chiesa in Cina

di Jian Mei
Costretto agli arresti domiciliari, il vescovo ausiliare di Shangai dialoga con i fedeli attraverso il social network Weibo e il suo blog. In tutto il Paese i cattolici organizzano attività caritatevoli e veglie di preghiera.

Pechino (AsiaNews) - Ieri sera, vigilia della Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina e della festa della Madonna di Sheshan, mons. Thaddeus Ma Daqin, vescovo ausiliare di Shanghai, ha scritto sulla sua pagina di Weibo (il Facebook cinese) un messaggio per i fedeli. Dallo scorso 7 luglio il prelato è agli arresti domiciliari a Shangai, ma non più nel seminario di Sheshan. Nel testo mons. Ma cita un brano del Libro del Siracide (1:11-13): "Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona di esultanza. Il timore del Signore si compiace del cuore e dà contentezza, gioia e lunga vita. Per chi teme il Signore andrà bene alla fine, sarà benedetto nel giorno della sua morte". " Signore - prosegue il messaggio del vescovo - noi siamo originariamente creati da te, e non c'è un posto che possiamo vantare. Ma hai promesso, quelli che ti temono saranno benedetti. Signore, questa sera ti lodiamo e ti preghiamo. Possa la terra essere piena di timore per Te".

Dopo sei mesi di silenzio, lo scorso 11 maggio il vescovo Ma ha ripreso a pubblicare articoli e poesie sul suo blog, suscitando la gioia dei cattolici. L'ultimo messaggio risaliva allo scorso 3 novembre 2012. Il testo diffuso di recente dal prelato è la settima scena di un'opera su Xu Guangqi, discepolo di Matteo Ricci, intitolata "La colonna della Chiesa". I cattolici hanno da tempo proposto la beatificazione per Xu e Ricci. Il defunto vescovo di Shangai Aloysius Jin Luxian è stato un attivo promotore della loro beatificazione.

Nel mese di maggio, poche persone hanno compiuto il pellegrinaggio al santuario di Sheshan a causa delle numerose restrizioni poste dal governo. Fonti di AsiaNews raccontano che in diversi luoghi della Cina le comunità cattoliche hanno però organizzato preghiere speciali in occasione della giornata di oggi. Padre Joseph, un sacerdote sotterraneo dell'Henan spiega che ha deciso di recarsi con una dozzina di parrocchiani a visitare i contadini malati, cattolici e non, nelle zone montuose, invece di organizzare eventi o pellegrinaggi a Sheshan. "Siamo in grado - afferma - di celebrare la Giornata di preghiera per la Cina con azioni concrete che offrono testimonianza della nostra fede". "Gesù - osserva - non ha mai lasciato la Cina ". Altre comunità hanno pregato per l'unità e la riconciliazione della Chiesa in Cina. In molti sperano che la Santa Sede abbia più attenzione alla situazione dei cattolici nel Paese e pregano per una normalizzazione dei rapporti fra Vaticano e governo. "I cattolici cinesi - afferma un sacerdote - sono molto fedeli al Papa". Padre Thomas, parroco nel nord della Cina, terrà una messa questo pomeriggio per l'unità e l'armonia nella Chiesa. "Molti conflitti - racconta - nascono proprio all'interno della Chiesa stessa. Spesso sacerdoti e vescovi non vanno d'accordo". Una fedele di Tianjin dice che ha offerto le sue preghiere per chiedere più vocazioni al sacerdozio e alla verginità: "Il nostro Paese ha bisogno di una Chiesa pura, perché al momento essa è troppo influenzata da una società materialista".

Cliccare qui per leggere il testo della preghiera alla Madonna di Sheshan.  

 

 

 

 

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