31/05/2004, 00.00
HONG KONG – CINA
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Mons. Zen: il 4 giugno manifestiamo per la democrazia, senza l'odio nel cuore

Hong Kong (AsiaNews/Sunday Examiner) – "Parteciperemo alle manifestazioni [del 4 giugno e 1 luglio] senza odio nei nostri cuori", ha detto mons. Joseph Zen Ze-Kiun, vescovo di Hong Kong, ricordando che il Papa insegna che la giustizia richiede il perdono. In un momento molto critico per il territorio, che vede compromettere l'autonomia e la democrazia a causa dell'ingerenza di Pechino e a pochi giorni dall'anniversario del massacro di Tiananmen, anche per la Chiesa cattolica le manifestazioni in difesa della democrazia acquistano un significato più profondo.

Mons. Zen ha invitato i cattolici di Hong Kong a una mobilitazione pacifica, per difendere libertà e democrazia. Come molti movimenti democratici dell'ex colonia britannica, il vescovo – da tempo voce ferma e coraggiosa in difesa dei diritti fondamentali – lega le istanze democratiche di Hong Kong a quelle degli studenti che 15 anni fa sono stati trucidati in piazza Tiananmen. "Incoraggio i fedeli a unirsi alle attività del 4 giugno e del 1 luglio, perché sono a favore della giustizia e dei diritti umani".

Sulla diversa posizione di Sik Kok Kwong, presidente dell'Associazione buddista di Hong Kong, che ha invitato a non partecipare alla manifestazione del 1 luglio per chiedere il suffragio universale e l'elezione del governatore, mons. Zen ha detto: "Conosciamo le divergenze su questo punto [politica e religione]. Anche se contribuiamo al miglioramento sociale e spirituale della società in modi diversi, manteniamo sempre il principio dell''armonia nella diversità'. Anche se le nostre posizioni sono diverse, ci rispettiamo reciprocamente".

Dichiarandosi fiducioso che le manifestazioni saranno pacifiche, mons. Zen ha espresso la speranza che "la verità su ciò che è accaduto il 4 giugno 1989 sarà portata alla luce".

A questo scopo, la Chiesa cattolica di Hong Kong, organizza ogni anno attività culturali nelle scuole per educare i giovani – che spesso lo ignorano o sottovalutano - ad "avere consapevolezza" su ciò è accaduto in Cina in quel 4 giugno di 15 anni fa. Or Yan-yan, della Commissione di giustizia e pace (JPC), ha detto che  è importante aiutare a capire che c'è un collegamento tra il 4 giugno '89 e l'attuale situazione di Hong Kong: "I leader [cinesi] considerano un'insurrezione il movimento democratico degli studenti, proprio come l'opposizione della popolazione di Hong Kong al proposto articolo 23 [la legge anti-sovversione] e la richieste di suffragio universale, bollata come anti-cinese". (ThR)

 

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