17/08/2017, 08.29
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Moon: Non ci sarà una nuova guerra nella penisola coreana

A 100 giorni dall’entrata in carica, il presidente sudcoreano ribadisce la sua linea verso la Nordcorea di apertura al dialogo e di sanzioni. Ogni opzione militare (degli Usa) avrà bisogno del consenso di Seoul. Pyongyang deve fermare la produzione di armamenti nucleari. I rapporti col Giappone.

Seoul (AsiaNews) - Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha escluso che via sia una nuova guerra nella penisola coreana, affermando che gli Stati Uniti sono d’accordo nel non decidere alcuna azione militare senza il consenso di Seoul. Egli ha anche messo in guardia il Nord dal non superare la “linea rossa” nell’usare testate nucleari e missili intercontinentali.

“Lo dico con fiducia, non ci sarà alcuna nuova guerra nella penisola coreana”, ha detto il presidente in una conferenza stampa stamane, in occasione dei suoi primi 100 giorni in carica.

“Gli Stati Uniti e anche il presidente Donald Trump sono d’accordo nel discutere ogni opzione si possa prendere con la Corea del Sud, qualunque tipo di opzione si prenda”.

Le dichiarazioni di Moon seguono una infuocata guerra di parole fra Donald Trump e Kim Jong-un, in cui il primo prometteva “fuoco e furia” contro il Nord, mentre l’altro minacciava di colpire l’isola di Guam.

“Ogni opzione militare che venga presa sulla penisola coreana - ha ribadito Moon - richiede il consenso della Corea del Sud, a meno che essa non venga presa al di fuori della penisola”.

Il leader sudcoreano ha anche ammesso che il Nord è vicino a una “linea rossa”. “Credo - ha detto -  che la Corea del Nord stia completando il suo sviluppo di missile balistici intercontinentali che possono portare testate nucleare: questo segna una linea rossa. La Corea del Nord è vicina al punto critico. E per questo dobbiamo evitare altre provocazioni della Nordcorea”.

“Se la Corea del Nord continuerà a provocare - ha aggiunto - dovrà far fronte a ulteriori sanzioni rafforzate, che non potrà sopportare”.

Alla richiesta dei giornalisti di parlare dei rapporti col Giappone, Moon ha detto che egli vuole migliorare i legami fra i due Paesi, nonostante le piaghe del passato (le “comfort women”, usate per il sesso dai soldati giapponesi, e i coreani mandati nei campi di lavoro forzato), per le quali egli chiede indennità per le vittime.

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