04/12/2020, 11.07
RUSSIA
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Mosca: individui, associazioni e giornalisti sospettati come ‘agenti stranieri’

di Vladimir Rozanskij

Il sospetto cade su tutti coloro che ricevono denaro dall’estero. Portavoce della Duma: “Chi riceve soldi dagli stranieri dovrà spiegare ai cittadini della Russia di quale Paese sta facendo gli interessi”. Fare “pulizia” prima delle elezioni del 2021.

Mosca (AsiaNews) – Individui, associazioni, giornalisti che ricevono soldi dall’estero possono essere sospettati di cospirazione ai danni della Russia. Ieri il Comitato per la sicurezza e  la lotta contro la corruzione della Duma di Stato (foto 1) ha approvato in prima lettura un progetto di legge che amplia il riconoscimento dello status di “agente straniero” alle persone fisiche e alle organizzazioni senza personalità giuridica. Per le associazioni registrate tale classificazione era già stata decisa due anni fa, limitando l’attività di qualunque organizzazione che ricevesse finanziamenti dall’estero.

Al progetto di legge ha contribuito il comitato “per la lotta contro le ingerenze straniere” (foto 2), che riunisce membri di entrambi i rami del parlamento russo. Lo scopo dichiarato è quello di “aumentare la trasparenza dei finanziamenti esteri dedicati al sostegno di attività politiche all’interno della Russia”, come ha dichiarato lo speaker della Duma Vasilij Piskarev. Questi ha sottolineato che il documento è finalizzato all’approvazione di nuove norme della Costituzione russa sul tema della “difesa della sovranità; chi riceve soldi dagli stranieri dovrà spiegare ai cittadini della Russia di quale Paese sta facendo gli interessi”.

Possono essere riconosciuti come agenti stranieri anche i cittadini russi che diffondono informazioni dei media a loro volta definiti “agenti stranieri”, cioè che ricevono soldi dall’estero. I senatori e i deputati propongono di aggiungere alla lista anche “coloro che fanno attività politica che favorisca gli interessi di uno Stato straniero, o che raccolga informazioni da fonti straniere, in modo che queste possano essere utilizzate contro la sicurezza della Federazione Russa”. Queste nuove norme si applicano secondo articoli diversi da quelli già esistenti nella legislazione russa contro il tradimento dello stato e lo spionaggio.

Lo status di agente straniero può essere riconosciuto a qualunque persona, indipendentemente dalla cittadinanza o nazionalità, e a qualunque gruppo anche informale di persone che presenti le caratteristiche esposte dal progetto di legge. A chi sarà riconosciuto agente straniero, verrà imposto l’obbligo di rendicontare la propria attività presso gli uffici del ministero della giustizia ogni sei mesi, in particolare per quanto riguarda i mezzi finanziari ottenuti dall’estero. Inoltre, nel diffondere qualunque informazione attraverso i social media egli dovrà esplicitare il proprio status di agente straniero, a cui verrà interdetta ogni attività al servizio dell’amministrazione statale o municipale.

Se uno straniero che vive in un Paese diverso ha intenzione di occuparsi delle attività descritte nella legge, dovrà informare preventivamente gli organi preposti del proprio arrivo nel Paese, a eccezione solo dei membri delle rappresentanze diplomatiche e dei giornalisti accreditati in Russia, e altre categorie analoghe di persone.

Il governo ha appoggiato totalmente il progetto di legge parlamentare, secondo le dichiarazioni del vice-ministro della giustizia Oleg Sviridenko. Quest’ultimo ha raccontato che negli ultimi tre anni solo per il finanziamento delle organizzazioni no-profit sono giunti dall’estero oltre 2 miliardi di rubli, circa 22 milioni di euro. “il problema non è solo nei soldi” – ha detto Sviridenko – “i potenziali agenti ricevono non solo finanziamenti diretti, ma anche molti altri beni materiali, quindi dovremmo ampliare ulteriormente i termini della legge da applicare”. Un membro della Camera Sociale, Maria Butina, ha proposto anche di non limitare le attività degli agenti stranieri alla politica, ma di “indicare ogni attività a eccezione di quelle religiose e culturali, come negli Stati Uniti, e analizzare ogni caso in modo separato dagli altri”.

Il motivo di queste nuove restrizioni, a detta di molti osservatori, è la preparazione della campagna elettorale per la Duma nel 2021, in vista della quale è necessario “fare pulizia”. Fin dalla fine dell’Unione Sovietica, sono moltissime le organizzazioni che ricevono finanziamenti esteri, a cominciare da quelle umanitarie e dalle associazioni religiose in legame con l’estero, come i cattolici, con tutte le attività connesse a quelle propriamente dette di culto e di attività pastorale. Vi sono pure tante istituzioni editoriali, accademiche, culturali e formative, a cui sarà sempre più difficile mantenere la propria autonomia e attività in Russia.

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