21/08/2006, 00.00
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Mumbai, la Chiesa "deve agire contro la corruzione nella società"

di Nirmala Carvalho

Si è svolta ieri in India la "Domenica 2006 di Giustizia e Pace" dal tema "Verso una società libera dalla corruzione". Da Mumbai, mons. Bosco Penha invita a non chiudere gli occhi davanti ai mutamenti della società  ed a lavorare per educare le nuove generazioni a un nuovo modello di umanità.

Mumbai (AsiaNews) – La giustizia sociale "è parte integrante della fede cattolica, che grazie alla guida dei sacramenti e della preghiera cerca di capire la volontà di Dio sulle nostre vite e ci rende desiderosi di creare un mondo più umano".

Con queste parole l'amministratore dell'arcidiocesi di Mumbai, mons. Bosco Penha, ha aperto il seminario della "Domenica 2006 di Giustizia e Pace" dal tema "Verso una società libera dalla corruzione", che si è tenuto ieri nella capitale del Maharashtra.

"La parola di Dio – spiega il presule – deve motivarci ad andare incontro al piano divino per la salvezza del mondo. Il potere dell'eucarestia, esplosione del Suo amore, ci invita poi a trasmettere fra di noi l'amore di Cristo e la necessità di giustizia e pace".

"La corruzione – continua – è un problema enorme: la religione non deve sedare la popolazione, ma deve darci la forza per cambiare il sistema. La famiglia, la scuola e la società devono essere agenti di questo cambiamento". "Tristemente – aggiunge – molte persone non sono interessate alla vita politica e civica. La società contemporanea affronta dei processi culturali complessi e noi non possiamo chiudere gli occhi davanti ai pericoli reali che alcune correnti tendono a creare con una legislazione di parte, come non possiamo ignorare gli effetti futuri di queste operazioni. La nostra apatia davanti ad un impegno concreto in questo campo è spesso il motivo per cui diveniamo vittime di corruzione ed ingiustizie".

"Il mondo in cui la Chiesa vive ed opera – conclude – è fondato sulla consapevolezza della situazione attuale dei sistemi politici e civili. La nostra consapevolezza di questa vocazione ci ha aiutato a fondare un organizzazione, la 'Chiesa nelle città', che rappresenta le chiese e tratta temi sociali. Dobbiamo vigilare ed operare e, con l'aiuto della grazia di Dio, potremo far crescere una nuova generazione di uomini e donne, modello di una nuova umanità".

"Il Papa – commenta ad AsiaNews il padre gesuita Cedric Prakash, noto attivista per i diritti umani nel Paese – ha enfatizzato nella sua prima enciclica che la ricerca della giustizia deve essere una norma fondamentale dello Stato, e l'obiettivo di un corretto ordine sociale deve essere quello di  garantire ad ognuno di condividere i beni della comunità".

"Questo sentimento – aggiunge – è ripreso dal messaggio 2006 della 'Domenica di Giustizia e Pace' deciso dalla Chiesa indiana. La corruzione è oggi rampante in ogni settore sociale: questo toglie ai poveri ed agli emarginati la possibilità di sviluppo e il loro posto nella comunità. Sradicare la corruzione è un requisito fondamentale di quel giusto ordine sociale di cui parla il Papa"

"Per questo – conclude – il messaggio deve essere oggetto di seria riflessione e deve essere messo in pratica ad ogni livello".

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