29/09/2004, 00.00
PAKISTAN – ITALIA
Invia ad un amico

Musharraf: un Pakistan "moderato" contro le radici del terrorismo

"Usa e UE aiutino il mondo islamico ad abbattere povertà e analfabetismo"

Roma (AsiaNews) - "La religione è radicata nella nostra società ma è un islam moderato. Il problema del terrorismo è di tipo sociale ha le sue radici nella povertà e nell'ignoranza". Il presidente Musharraf, in Italia fino a domani, risponde così a chi dipinge il Pakistan un paese di estremisti. Distinguendo tra fondamentalisti ed estremisti islamici, Musharraf ha sottolineato che "i primi sono persone ancorate alla religione in senso storico, andando contro l'insegnamento dell'islam che invita ad adattarsi ai tempi. I più pericolosi, però, sono i secondi che vogliono imporre questa visione statica ed univoca della religione a tutta la società". Secondo il presidente gli estremisti trovano terreno fertile tra i "poveri e gli analfabeti", per questo bisogna lavorare per una riforma dell'istruzione. Le madrasa – collegi gratuiti a carattere islamico - "accolgono i più poveri dei poveri e sono viste spesso come nidi di terroristi, bisogna impegnarsi affinché queste realtà operino veramente da educatori". In questa lotta a povertà e analfabetismo come "radici" del terrorismo, Musharraf invita "Usa e Unione Europea  ad aiutare il mondo islamico". La strada per sconfiggere il terrorismo, secondo  il gnerale presidente, passa per una "strategia del doppio accerchiamento": "Risolvere i conflitti politici e sanare le ferite sociali".

In Italia fino a domani, Musharraf ha parlato anche di sicurezza nel tentativo di rassicurare gli investitori italiani. "Il Pakistan sta combattendo il terrorismo dentro e fuori i suoi confini per creare un clima di pace e armonia". Musharraf ha ricordato che l'impegno del suo governo nella lotta "senza quartiere" al terrorismo non si limita alle operazioni militari: il sostegno economico offerto al vicino Afghanistan ne è una prova. "Abbiamo contribuito alle elezioni in Afghanistan con 5 milioni di dollari e stanziato altri 100 milioni in progetti di ricostruzione" ha sottolineato Musharraf.

Sul piano militare, l'ultimo successo registrato è stata l'eliminazione di Amjad Hussain Farooqi, sospetto leader di al Qaeda. "Abbiamo eliminato una delle principali fonti di minacce terroristiche" ha commentato Musharraf. Secondo il governo pachistano, Farooqi era coinvolto nel sequestro e nella decapitazione di Daniel Pearl, il reporter del Wall Street Journal ucciso nel 2002 in Afghanistan. Per Islamabad, il leader pachistano di al Qaeda era ritenuto l'ideatore dei 2 attentati contro il presidente Musharraf, avvenuti a Rawalpindi nel dicembre 2003. Farooqi aveva preso parte anche agli attacchi alle chiese cristiane di Islamabad e Bahawalpur, che nel marzo 2002 uccisero 21 persone. Il Pakistan ha finora arrestato più di 600 sospetti membri di organizzazioni terroristiche.

Parlando con i giornalisti italiani, Musharraf ha difeso il suo Paese dalle accuse di essere stato, nel passato, rifugio per i terroristi di al Qaeda: "Abbiamo sempre avuto l'intenzione di combattere il terrorismo, ma non ne avevamo i mezzi. Ora abbiamo le possibilità concrete per neutralizzare i fondamentalisti" ha affermato Musharraf, che ha poi invitato i governi occidentali ad avere "lungimiranza" nella lotta contro il terrorismo: "Chiedo a Usa e all'Unione Europea di aiutarci a combattere le radici del terrorismo, che sono l'analfabetismo e la povertà".

Domani il presidente Musharraf sarà ricevuto in udienza da Giovanni Paolo II. (MA)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Musharraf: "Musulmani, l'Occidente non è contro l'islam"
28/09/2004
Musharraf: bin Laden è vivo, ma di lui nessuna traccia
06/12/2004
Gruppo armato attacca il consolato USA a Jeddah
06/12/2004
Islamabad espelle sei cooperanti stranieri di Save the Children
06/09/2012
Islamabad: “Mai ricevuto informazioni Usa sui vertici di al-Qaeda”
12/01/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”