24/06/2015, 00.00
TAIWAN
Invia ad un amico

Nancy Wang, una stella di prima grandezza che dà voce a chi non ne ha

di Xin Yage
La “donna coraggiosa” del mondo del jet set taiwanese ha una carriera lunga più di 30 anni, durante la quale ha vinto i premi più prestigiosi del campo pubblicitario e ha stretto rapporti di amicizia con tutti i più grandi attori del mondo cinese. Ma il suo mondo “ha bisogno di valori, e io voglio dare voce alle minoranze. Il Signore, insieme a tanti amici, mi ha sempre sostenuto”.

Taipei (AsiaNews) – Il mondo dei media “ha bisogno di contenuti di valore, e io voglio dar voce alle minoranze. In quanto donna ne faccio già parte, in quanto cattolica e impegnata nel sociale mi sento orgogliosa di essere una combattente. E il Signore, insieme a molti amici, uomini e donne di buona volontà, mi ha sempre sostenuto e ispirato”. È il senso della testimonianza di Nancy Wang, vera e propria “istituzione” nel mondo della pubblicità a livello internazionale. La sua fede l’ha sostenuta, portandola a lavorare per chi non ha voce.

Nancy Wang (王念慈小姐) può vantare la presenza sul suo telefonino dei numeri personali di attori internazionali come Jet Li (李連杰) e Jackie Chan (成龍), e dei maggiori produttori asiatici e americani. Lei non si ferma di fronte a nulla, e per questo la chiamano “donna coraggiosa” (勇於向前的女生).

Studentessa brillante, si è diplomata nella miglior scuola di Taipei e ha subito dopo conseguito una laurea in giornalismo nella prestigiosa Università Nazionale Chengchi (政治大學). Finiti gli studi ha cominciato a praticare la professione. Dopo la laurea ha avuto un’esperienza nella maggiore agenzia di pubblicità di Taiwan.

Per il suo immenso talento, tra il 1974 e il 1987 ha lavorato come supervisore delle più grandi campagne pubblicitarie per le società straniere presenti a Taiwan. Ha poi approfondito i suoi studi alla UCLA a Los Angeles e ha ottenuto un master internazionale in campagne pubblicitarie, ma durante il viaggio di ritorno a Taiwan è successo l’inaspettato.

“In quel viaggio – racconta – ho conosciuto un ricco imprenditore che ha iniziato a sostenermi nel mio progetto di dare voce a coloro che non ne avevano. Il mio obiettivo era aiutare gli emarginati, e finalmente avevo trovato qualcuno propenso a finanziare i miei progetti”. Con 20mila dollari ricevuti da quel donatore, la Wang ha iniziato il suo lavoro: “Ero così appassionata e così coinvolta che ho vinto quasi ogni anno molteplici premi per campagne pubblicitarie legate a motivazioni sociali”.

“I premi – spiega ancora – sono importanti se ti fanno capire che la gente riconosce il tuo impegno per i valori. Questo aspetto mi è sempre piaciuto, ma ora devo dire che non mi interessano più. L’importante è l’aiuto che si può offrire e la collaborazione con la gente, soprattutto con chi è più svantaggiato. Molte persone mi hanno sostenuto: e devo ringraziare per essere stata appoggiata da molte personalità. Per esempio Zhang Xiaoyan (張小燕), la più famosa conduttrice televisiva taiwanese, è una mia grandissima amica,  e insieme abbiamo lottato per molte cause importanti”.

Nel 1992 Nancy viene nominata “donna dell’anno” per il suo impegno sociale: “In quell’occasione ho conosciuto padre Jerry Martinson (丁松筠神父), allora direttore del Kuangchi Program Service (光啓社), che conduceva la cerimonia di premiazione in tv. People Magazine mi ha dato questo premio per la mia capacità di fare pubblicità per le ‘cause perse’ - sorride Nancy - poi con padre Jerry ci siamo ritrovati, per caso, a partecipare a una protesta contro il nucleare e siamo diventati grandi amici”.

Ha realizzato anche diversi documentari, come quello sulle schiave sessuali dei colonizzatori giapponesi, con cui ha vinto il Cavallo d’oro – il più prestigioso premio cinematografico di Taiwan – per la sezione documentari nel 1998 (金馬獎最佳紀錄影片). Ultimamente ha realizzato una grande campagna per la donazione del midollo osseo con il grande attore Jackie Chen: “Ma io non pago le stelle cinematografiche, chiedo loro di lavorare gratis, mentre pago il team dei tecnici, che sono più poverelli”.

Il suo impegno non si ferma alle star: “Aiuto anche le suore del Buon Pastore e la loro fondazione (天主教善牧基金會), e voglio che loro stesse appaiano nella pubblicità televisiva accanto alle attrici, soprattutto in aiuto delle madri singole. E sono contenta anche di aver avuto un riconoscimento papale dal Vaticano per il mio lavoro, come voce di chi è senza voce”.

“Se mi guardo indietro – conclude Nancy – vedo che ho incominciato più di trent’anni fa a lavorare nel mondo dei media. Ho iniziato a fare spot pubblicitari di alto livello per la televisione e poi sono passata a produrre diversi tipi di programmi tv di utilità sociale. Sono davvero contenta per il lavoro che sono riuscita a portare a capo, e soprattutto per l’ispirazione che esso può aver creato in molte persone”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Ang Lee si racconta, ero un ragazzo fragile, ma proprio questo mi aiuta a capire le debolezze altrui
29/05/2013
A Phan Thiet conquistato maggior rispetto per i diritti dei cattolici
05/12/2006
Taipei: i cattolici ricordano George Wang, attore "che sapeva ascoltare"
08/04/2015
Formati dalla misericordia, i giovani “possono cambiare il Bangladesh”
29/02/2016 10:23
P. Didonè, missionario camilliano: 'I taiwanesi non vogliono fare la fine di Hong Kong'
06/08/2022 11:11


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”