04/07/2020, 08.00
CINA
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Nel 2021 Pechino bandirà l’importazione di rifiuti solidi, in nome della ‘civiltà ecologica’

di Wang Zhicheng

Per decenni il Paese ha importato plastica, carta, metalli, tessili e altri rifiuti da usare come sostituti delle materie prime, o per distruggerli o seppellirli. Nel 2016 ha assorbito oltre la metà di tutti i rifiuti solidi del mondo. La Cina resta uno dei Paesi più inquinati della terra: almeno mezzo milione di persone vi muoiono ogni anno per problemi di respirazione legati l’inquinamento dell’aria.

Pechino (AsiaNews) – In nome della costruzione di una “civiltà ecologica” cinese, dall’anno prossimo Pechino metterà fine ad ogni importazione di rifiuti solidi da altre nazioni.

Per decenni la Cina è stata il più grande immagazzinatore e trasformatore di materiali riciclabili. Pechino ha iniziato a importare enormi volumi di plastica, carta, metalli, tessili e altri rifiuti da usare come sostituti delle materie prime di cui aveva un grande fabbisogno, o per seppellirli da qualche parte. Nel 2016 il Paese ha assorbito oltre la metà di tutti i rifiuti solidi del mondo. Molti di questi materiali provenivano da Paesi sviluppati.

Tale politica e operazione economica ha portato all’inquinamento di molte zone del Paese, oltre a dare della Cina l’immagine di “pattumiera del mondo”.

Nel 2017-2018 il governo ha iniziato una campagna chiamata “Spada nazionale” per ridurre l’importazione di materiali di scarto, cominciando con la plastica. Grazie a un’accurata applicazione della campagna, secondo le statistiche ufficiali, in un anno l’introduzione di materiale di rifiuti di plastica è sceso del 99%.

Da allora, il governo ha aggiunto altri materiali di scarto da bandire, fra cui scorie di ferro, acciaio inossidabile, legname.

Quest’anno, da gennaio a maggio, in piena crisi Covid-19, sono state importate 3,2 milioni di tonnellate di rifiuti, con una riduzione del 45,3% rispetto all’anno precedente.

Da diversi anni, il Paese cerca di ridurre il tasso di inquinamento di terreni, acque e aria. Il gran numero della popolazione e l’essere “la fabbrica del mondo”, con altissima produzione industriale, ha reso la Cina uno dei Paesi più inquinati della terra. Secondo statistiche governative, almeno mezzo milione di persone vi muoiono ogni anno per problemi di respirazione legati l’inquinamento dell’aria. Circa 500 milioni di persone sono privi di acqua potabile.

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