06/08/2015, 00.00
NEPAL
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Nepal, politici Dalit chiedono uguaglianza: caricati e picchiati dalla polizia

Ricoverate in ospedale di almeno 26 persone, alcune ferite in modo grave. La Joint Dalit Political Committee chiede che nella nuova Costituzione siano garantiti i diritti della casta più bassa, discriminata e ritenuta inferiore.

Kathmandu (AsiaNews) – Un gruppo di parlamentari dell’opposizione è stato caricato ieri dalla polizia mentre protesta in modo pacifico per garantire i diritti dei Dalit nella nuova Costituzione. Si tratta di almeno 50 politici senza casta (cosidetti “intoccabili”), almeno 26 dei quali sono stati trasportati in ospedale, alcuni feriti in modo grave.

I manifestanti fanno parte di diversi partiti, ma si sono uniti nella Joint Dalit Political Committee contro alcune misure che la nuova carta dovrebbe contenere una volta approvata. Secondo Man Bahadur Biswakarma, rappresentante Dalit dell’Assemblea Costituzionale per conto del Congresso nepalese, “la bozza della nuova Costituzione ci porta al passato perché non garantisce i diritti alle minoranze, che sono invece scritti nella Costituzione ad interim”.

“In passato – continua il politico – siamo stati privati dei diritti più importanti in quanto la religione indù ci ha etichettati come ‘intoccabili’ e come la casta inferiore. Non chiediamo altro che uguaglianza e misure mirate a dare più potere ai Dalit. Vogliamo una rappresentanza proporzionale come c’è in tutto il mondo, ma il governo cerca di sopprimerci con la violenza”.

Jeetu Gautam, che ha subìto un forte colpo alla testa durante gli scontri, racconta: “In passato siamo stati costretti ad una vita inumana. La gente non poteva toccarci e noi eravamo puniti se toccavamo i rubinetti dell’acqua o le acque di un fiume. Non ci era neanche permesso di toccare del cibo o di visitare un tempio”.

La reazione aggressiva della polizia ha scatenato le proteste degli attivisti: “Il governo è diventato violento contro le minoranze pacifiche che protestano – dice Saru Sunuwar – e le atrocità della polizia devono essere punite”.

Bam Dev Gautam, Ministro dell’interno, ha giustificato l’operato delle forze dell’ordine dicendo che la protesta stava andando fuori controllo dato che i manifestanti erano diventati violenti.

Dopo la proclamazione dello Stato laico nel 2006, il governo maoista ha vietato per legge le discriminazioni di casta tipiche della società indù. Tuttavia in molti distretti del Paese il provvedimento non è rispettato. Ai Dalit è ancora proibito partecipare alla vita religiosa indù, entrare nelle abitazioni e mangiare insieme a un membro di una casta più alta.

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