30/12/2004, 00.00
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Niente feste di Capodanno a Jakarta

di Mathias Hariyadi

Vescovi indonesiani: Raccogliamo fondi per aiutare i molti disabili dello tsunami

Jakarta (AsiaNews) – Molte organizzazioni hanno chiesto al presidente Susilo di domandare a tutta la nazione di evitare le feste per il Capodanno. Il governatore di Jakarta ha deciso di cancellare la tradizionale manifestazione di veglia con feste, danze, fuochi d'artificio. Alla manifestazione, che si tiene nella zona turistica di Ancol (zona nord della capitale), di solito partecipano migliaia di persone. Altre province del paese hanno deciso la stessa cosa, ma hotel e bar sembrano opporre resistenza.

La conferenza dei vescovi indonesiani ha diffuso oggi una lettera pastorale per chiedere tutti i fedeli di contribuire ad aiutare le vittime dello tsunami ad Aceh e nel Nord Sumatra. A Capodanno e domenica prossima vi saranno raccolte speciali di offerte alle messe in tutto il paese. I vescovi sottolineano che i fondi verranno usati per aiuti d'emergenza, ma soprattutto per le persone che sono divenute disabili a causa del maremoto "Un'attenzione speciale – dice il messaggio dei vescovi – deve essere rivolta a tutte le vittime disabili, dato che il loro futuro non potrà essere luminoso come quello delle altre vittime".

Richieste di aiuti vengono dagli stessi cattolici: la diocesi di Sibonga e precisamente la zona dell'isola di Nias è stata distrutta dalle onde. Un gruppo di cattolici è andato a portare aiuti da Gunung Sitoli a Siromobo e Mandrehe (Nias ovest) – due regioni spazzate via dalle acque. Il gruppo di medici è guidato dal sacerdote Michael To. Egli racconta che diversi cattolici sono stati seppelliti in fosse comuni. Per raggiungere  la zona, distante 90 km,  di solito occorrono 3-4 ore.  Ma ora ci sono voluti dei giorni: le strade sono impraticabili perchè piene di fango. Padre To afferma che i bisogni più urgenti sono l'acqua, il cibo, le medicine e utensili per cucinare, dato che i sopravvissuti hanno perso tutto.

Anche la Muhammadiyah, la seconda organizzazione  musulmana del paese, sta raccogliendo le forze per inviare 1000 volontari ad Aceh entro la prossima settimana. Il problema è giungere ad Aceh. Il ministro della Sanità, la signora Siti Fadillah Supari ha dichiarato oggi che nelle zone colpite vi sono dottori a sufficienza, ma vi è grande necessità di infermieri. Il ministro sta raccogliendo adesioni volontarie da Jakarta, Medan e altre province dell'Indonesia.

A Meulaboh, la città distrutta per il 90%, vi sono 11 mila senzatetto malati di diarrea, per la mancanza di cibo e di acqua potabile. Anche le riserve di cibo sono sufficienti solo per una settimana.

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