07/04/2006, 00.00
siria- libano
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No di Damasco a rapporti diplomatici con Beirut ed alla visita di Siniora

di Jihad Issa

Per il ministro degli esteri lo scambio di ambasciatori è "prematuro". L'ambasciatore statunitense parla di volontà del governo siriano di intimidire il Libano.

Damasco (AsiaNews) – Rialzo di tensione tra Siria e Libano. Damasco ha detto ufficialmente che non vuole "al momento" rapporti diplomatici con Beirut ed il presidente Bachar el Assad sembra deciso a rifiutare l'incontro col premier libanese Fouad Siniora.

Il ministro degli Esteri siriano, Walid Moallem, ha definito ieri "prematuro" uno scambio di ambasciatori con Beirut, sostenendo che gli accordi bilaterali tra i due Paesi "vanno ben oltre i rapporti diplomatici".

Dal canto suo, Nasri Khoury, segretario del comitato centrale del Consiglio superiore libanese-siriano, ha confermato ad AsiaNews la notizia del rifiuto del presidente siriano di incontrare il primo ministro libanese Fouad Senioura, prima che sia chiarito l'atteggiamento del governo di Beirut, costituito dalla maggioranza anti-siriana. Khoury, dopo un incontro con il vice-presidente Farouk El Chareh, ha sostenuto che "la Siria vuole una soluzione di tutti i problemi che sono sorti negli ultimi mesi e che hanno rotto il clima fraterno che regnava fra i due Paesi vicini". I rapporti, a suo avviso, vanno ristabiliti a tutti i livelli e non solo a livello diplomatico, perché ci sono altre questioni di non minore importanza, come i rapporti economici, quelli politici e di sicurezza. Secondo Khoury, il vicepresidente El Chareh sostiene che prima della visita del premier libanese in Siria è necessario prendere il tempo che serve a risolvere tutti i problemi pendenti, "senza premura e con molta cautela", per poter ristabilire la fiducia tra i due governi, dopo la rottura dell'anno scorso "che ha causato molti danni e ha rovinato ciò che i due popoli avevano costruito duranti molti anni".

L'ambasciatore statunitense Jeffery Feltman vede "un altro cinico intento del governo siriano di interferire e intimidire il Libano" nell'atteggiamento di Damasco, compresa la decisione di una corte militare di imputare il leader druso Walid Jumblat, il ministro libanese delle telecomunicazioni Marwan Hamade  e il giornalista Fares Khashan.

Fonti giornalistiche di Damasco sostengono che l'atteggiamento del governo siriano trae origine dal successo della sua diplomazia durante il vertice della Lega araba del 28 marzo, quando ha potuto togliere dalla dichiarazione finale del vertice la questione dei rapporti tra il Libano e la Siria, come pretendeva il Gruppo del 14 marzo, guidato dal figlio di Rafic Hariri, il deputato Saad. Positivamente è anche valutata la permanenza alla presidenza della Repubblica del generale Lahoud, filosiriano, malgrado le richieste di sue dimissioni che si levano dal parlamento.

C'è attesa, comunque, per la visita del presidente egiziano Hosni Mubarak in Siria, in programma prima della visita del presidente francese Chirac in Egitto.

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