20/05/2009, 00.00
VIETNAM
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Non c’è “potere e influenza” che può smuovere le comunità cattoliche

di Trung Tin
I fedeli vanno incontro a difficoltà anche gravi. Il caso d Son La, dove, secondo le autorità “non c’è bisogno della religione” e le messe sono proibite da anni. La visita della delegazione della United States for International Religious Freedom.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Se si visita il Vietnam ci si rende conto che I vietnamiti sono religiosi: ogni domenica vanno in gran numero in chiesa. Nelle zone rurali ed in quelle montagnose, i laici vanno in chiesa di buon mattino ed anche nella diocesi di Saigon fanno lo stesso. Dopo la messa, la gente va nelle risaie o negli uffici e I giovani vanno a scuola.
 
Quando, nel 2007, il cardinale Crescenzio Sepe visitò il Vietnam, notò che “le persone vanno in chiesa in massa. Sono religiosi, diligenti, partecipano al rito col cuore, portando la loro fede in Dio e nella Chiesa”. Questo è l’attuale risultato del sangue sparso da 117 santi vietnamiti. Di fronte alla loro vita, i cattolici vietnamiti credono in Dio e nella Chiesa.
 
Il 12 maggio di quest’anno, una delegazione della United States Commision for International Religious Freedom (USCIRF) ha visitato il Paese per incontrare dissidenti, parrocchiani, laici e alcuni preti che subiscono discriminazioni dalle autorità locali. Ma le autorità hanno evitato gli incontri.
 
Il 19 maggio, la delegazione ha incontrato un gruppo di laici della comunità Moc Chau, nel distretto di Moc Chau, nella provincia di Son La. Tale comunità è una delle chiese sotterranee delle aree montagnose e rurali, sparsa in un’area che si estende per 25 chilometri intorno alla città di Moc Chau. La comuntà conta di almeno 700 famiglie che sono giunte nella provincia dalle province più meridionali del Nord per lavorare, guadagnarsi da vivere. Numerosi studenti cattolici vanno all’università di Son La.
 
Le autorità di Son La si autogovernano in materia di religione. La gente non ha diritto di libertà religiosa. Nel 2004 è venuta alla luce un’ordinanza in materia di religione. La comunità di Son La è una delle tre regitrate dal vescovo della diocesi di Hung Hoa, ma le autorità dicono che “la città di Son La non ha bisogno di religione”.
 
Negli ultimi anni, le autorità hanno tenuto sotto controllo i cattolici e le comuità cattoliche in occasione del Natale, della Pasqua e delle altre festività religiose. Da anni non permettono che si celebrino messe e tutte le attività religiose che riuniscono i laici sono vietate (nella foto: un altare ricavato a Son La in un sottoscala). Hanno stabilito che “nessuno ha il diritto di andare nelle case di altre persone e non è permesso a nessuno di andare in casa di altri per pregare”. Un detto vietnamita dice che “ogni governante locale è re del villaggio”. Ciò significa che ogni autorità locale ha punti di vista e gestione piuttosto diversa dalle altre.
 
Ma è noto che I cattolici vietnamiti conservano sempre la loro fede e credono in Dio e nella Chiesa in ogni situazione. E’ un punto fermo che non c’è “potere e influenza” che può smuovere le comunità cattoliche.
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