05/04/2006, 00.00
kuwait
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Non eletta, ma è seconda, una delle prime donne candidate alle elezioni kuwaitiane

Era anche la prima volta che le donne hanno potuto votare.  Jenan Bushehri si dice comunque felice di aver preso parte ad un momento storico.

Kuwait City (AsiaNews/Agenzie) – Non è stata eletta, ma è arrivata seconda, Jenan Bushehri, una delle due donne che, per la prima volta nella storia del Kuwait, hanno potuto candidarsi alle elezioni nelle quali, e anche questa è stata una prima volta, hanno potuto votare anche le donne, grazie ad un legge del 2005. "Per me è certamente un momento storico – ha commentato la Bushehri – Ero veramente felice, mentre contavo i miei voti". La donna ha avuto 1808 voti, mentre il vincitore, Al-Suwaileh Al-Azmi, ha avuto 5.414 suffragi. Solo ultima, invece, l'altra donna che si è candidata, Khalda Khudur, che ha avuto 80 voti.

Le elezioni erano le municipali di Salmyia, 15 chilometri a sudest della capitale, ma la possibilità per le donne di votare e di candidarsi, ha dato all'evento una importanza notevole per l'intero mondo islamico, anche perché il voto di ieri è stato una prova generale del 2007, quando ci saranno le elezioni politiche.

 "Sono veramente contenta – ha detto la Bushehri, che ha un master in ingegneria – di essere stata una delle prime donne kuwaitiane a partecipare alle elezioni. Ho rotto il ghiaccio e spero che ciò torni a vantaggio della cause delle donne". La Bushehri ha sottolineato anche una mancanza di maturità politica, che ha orientato a votare in base alle appartenenze triballi o religiose (sunniti o sciiti).

"Mi fa piacere – ha sostenuto dal canto suo la Khader, medico, una specializzazione in salute pubblica, 8 figli – di essere una delle prime kuwaitiane che partecipano ad una competizione elettorale". La Khader ha lamentato il fatto che "alcune donne andavano al seggio brandendo i volantini dei candidati uomini e ignorando quelli delle donne".

Donne e uomini hanno comunque votato in locali separati e la partecipazione femminile è stata relativamente bassa, il 30%, a fronte del fatto che le elettrici potenziali erano il 60% dei votanti. Molte sono entrate nel seggio con il tradizionale abito islamico, al contrario delle sostenitrici delle candidate (nella foto).

La partecipazione delle donne al voto non è stata comunque pacifica. "Nessuna donna dovrebbe farlo - ha affermato Sehim Bin Jameh, 50 anni – e io non voterò mai per una donna".

 

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