11/07/2013, 00.00
VATICANO
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Nuove norme penali in Vaticano: stretta per i delitti contro i minori, il riciclaggio e la corruzione

Un Motu proprio di papa Francesco per aggiornare un ordinamento sostanzialmente fermo ai tempi dei Patti lateranensi. Abolito l'ergastolo. Accolte le convenzioni internazionali contro la tortura, contro i cimini di guerra, sull'eliminazione di ogni tipo di discriminazione razziale e per la tutela dei diritti del fanciullo.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Nuove disposizioni, più stringenti, in materia di delitti contro i minori, di riciclaggio e di corruzione, di discriminazione razziale ed estensione delle previsioni penali "anche ai membri, gli officiali e i dipendenti" della Santa Sede e istituzioni a essa collegate, oltre a una abolizione dell'ergastolo - mai sanzionato in Vaticano - appaiono le novità di maggior rilievo introdotte oggi da papa Francesco nell'ordinamento penale della Santa Sede.

"Ai nostri tempi il bene comune è sempre più minacciato dalla criminalità transnazionale e organizzata, dall'uso improprio del mercato e dell'economia, nonché dal terrorismo". Inizia così il Motu proprio col quale si introducono nuove leggi le quali, come ha illustrato il segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti, "da un lato proseguono e sviluppano l'adeguamento dell'ordinamento giuridico vaticano, in continuità con l'azione intrapresa da Papa Benedetto XVI a partire dal 2010 in tema di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo", "dall'altro lato introducono anche altre figure criminose indicate in diverse convenzioni internazionali, già ratificate dalla Santa Sede e che adesso ricevono attuazione anche nell'ordinamento interno. Tra queste convenzioni possono menzionarsi: la Convenzione del 1984 contro la tortura ed altre pene, o trattamenti crudeli, inumani o degradanti; la Convenzione internazionale del 1965 sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale; la Convenzione del 1989 sui diritti del fanciullo ed i suoi Protocolli facoltativi del 2000; le convenzioni di Ginevra del 1949 contro i crimini di guerra; etc. Un titolo a parte è stato anche dedicato ai delitti contro l'umanità, tra cui il genocidio e gli altri crimini previsti dal diritto internazionale consuetudinario, sulla falsariga delle disposizioni dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale del 1998. Dal punto di vista sostanziale, infine, degne di nota sono ancora la revisione dei delitti contro la pubblica amministrazione, in linea con le previsioni contenute nella Convenzione delle nazioni Unite del 2003 contro la corruzione, nonché l'abolizione della pena dell'ergastolo, sostituita con la pena della reclusione da 30 a 35 anni".

Nato con i Patti Lateranensi del 1929, lo Stato vaticano adottò in blocco sistema giuridico italiano, in particolare il codice Zanardelli del 30 giugno 1889 e il codice di procedura penale del 27 febbraio 1913, come vigenti alla data 7 giugno 1929. Fino ad ora tale strutture ha visto modifiche solo marginali. Questo spiega l'importanza del documento firmato oggi dal Papa che aggiorno in maniera sistematica il sistema.

Così, "in linea con gli orientamenti più recenti in sede internazionale" è stato introdotto "un sistema sanzionatorio a carico delle persone giuridiche, per tutti i casi in cui esse profittino di attività criminose commesse dai loro organi o dipendenti, stabilendo una loro responsabilità diretta con sanzioni interdittive e pecuniarie". E c'è anche una nuova legge in materia di sanzioni amministrative che "ha carattere di normativa generale, al servizio di discipline particolari che, nelle diverse materie, prevedranno sanzioni finalizzate a favorire l'efficacia ed il rispetto di norme poste a tutela di interessi pubblici".

Le nuove norme contengono poi una ridefinizione della categoria dei delitti contro i minori tra i quali sono da segnalare: la vendita, la prostituzione, l'arruolamento e la violenza sessuale in loro danno; la pedopornografia; la detenzione di materiale pedopornografico; gli atti sessuali con essi.

"In ordine alle disposizioni di procedura penale sono stati introdotti i principi generali del giusto processo entro un termine ragionevole e della presunzione di innocenza dell'imputato, e sono stati potenziati i poteri cautelari a disposizione dell'Autorità giudiziaria (con l'aggiornamento della disciplina della confisca, potenziata dall'introduzione della misura del blocco preventivo dei beni)".

 

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