31/01/2012, 00.00
SIRIA
Invia ad un amico

Occidente e Lega araba premono su Mosca per una risoluzione Onu che fermi Assad

Il Consiglio di sicurezza potrebbe affrontare giovedì o venerdì la crisi siriana. Un progetto di risoluzione arabo-europeo sul quale la Russia minaccia il veto. Le violenza continuano: ieri un centinaio di morti, soprattutto nella provincia di Homs.
Beirut (AsiaNews) – Torna in Consiglio di sicurezza la crisi siriana: giovedì o venerdì è possibile un voto, sul contenuto del quale restano però pesanti incognite. Già a ottobre l’organismo dell’Onu aveva tentato di affrontare la situazione, ma era stato bloccato da Russia e Cina.

Allora Mosca e Pechino si erano opposte a una mozione proposta dagli occidentali, che in qualche modo potesse riproporre il modello Libia, lasciando cioiè aperta la possibilità di un intervento miltare per bloccare la sanguinosa repressione messa in atto dal regime di Bashar al-Assad.

La situazione è parzialmente cambiata per l’atteggiamento della Lega araba, che sta tentando di intervenire nella crisi e preme per una soluzione che veda la fine delle violenze, trattative tra regime e opposizione ed elezioni libere.

Tale atteggiamento da un lato dà forza a chi vuole la fine dell’attuale governo siriano. “La caduta di Assad è inevitabile”, ha detto ancora ieri, il portavoce della Casa Bianca, Jim Carney. E oggi il segretario di Stato Hillary Clinton ha in programma un incontro con il segretario generale della Lega araba, Nabil Elaraby e con i ministri degli esteri di Francia, Alain Juppé, e Gran Bretagna, William Hague. L’obiettivo è sottoporre al Consiglio di sicurezza una risoluzione arabo-europea, che dia sostegno al piano della Lega araba.

L’attegggiamento arabo, d’altro lato, preme anche sul principale alleato di Assad in Consiglio di sicurezza, cioè Mosca. La Russia che ha continuato a vendere armi alla Siria anche nell’attuale situazione, a quanto si dice alle Nazioni Unite, sta per sentirsi dire da Elaraby che un veto alla proposta di mozione sarebe un veto al mondo arabo.

Forse aspettandosi una mossa del genere, ieri il ministro degli Esteri russo ha proposto che governo e opposizione siriani si incontrino a Mosca per “contatti informali”, senza precondizioni. Proposta respinta dall’opposizione “perché non è parte della soluzione. La sola cosa che noi potremmo accettare – ha detto ad Aljazeera Rim Turkmani, esponente del fronte che si oppone ad Assad – sono negoziati che portino a una transizione del potere”.

Che sembra invece voler risolvere la situazione accentuando la repressione. Il coordinamento dell’opposizione dice che ieri ci sono stati un centinaio di morti, soprattutto nella provincia di Homs. (PD)
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
L'Assemblea generale dell'Onu condanna la Siria
17/02/2012
Dal vertice di Riyadh sviluppi positivi possibili per Israele, non per il Libano
27/03/2007
Massacro ad Houla, mentre il mondo arabo discute la proposta Onu
07/08/2006
Moussa si dice “incoraggiato” nella sua mediazione
13/12/2006
Attacco chimico a Douma: veti incrociati fra Mosca e Washington
11/04/2018 08:57


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”