07/09/2006, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Ogni anno la Cina perde 600 miliardi di yuan per le scommesse clandestine

Secondo alcuni esperti, è questa la cifra delle perdite degli scommettitori cinesi, che organizzazioni criminali portano via dal Paese. In Cina ci sono state le scommesse più numerose durante i mondiali di calcio.

Pechino (AsiaNews/Scmp) – Negli ultimi anni la febbre delle scommesse clandestine ha afferrato i cinesi, attirati dalla speranza di facili e rapidi guadagni, ma anche irretiti da una passione morbosa. Durante la Coppa del mondo di calcio in Germania sono state stimate scommesse tra 50 e 100 miliardi di yuan, somma che rende la Cina leader in un giro mondiale di circa 70 miliardi di dollari Usa.

Secondo uno studio dell'università di Pechino ogni anno oltre 600 miliardi di yuan (circa 75,5 miliardi di dollari Usa) lasciano la Cina per perdite in scommesse. Il gioco d'azzardo è illegale dal 1949, salvo quello autorizzato a Hong Kong e Macao. Ma ci sono ora almeno 330 siti web in cinese per scommettere, specie sui risultati dei campionati di calcio italiano, inglese e di altre Nazioni. Le partite dei campionati esteri sono trasmesse in diretta dalle televisioni e i giornali seguono questi campionati. Il denaro delle scommesse passa poi attraverso società finanziarie di Hong Kong e di Macao.

Zhu Entao, funzionario del ministero di Pubblica sicurezza, parla di "collusione tra organizzazioni criminali cinesi ed estere" per gestire il mercato. "Quasi tutti i profitti vanno all'estero, si tratta ogni volta di decine di milioni di yuan", un flusso di capitali "capace di minare l'economia nazionale".

I criminali agiscono come uomini d'affari: Ren Shen, uno dei capi per le scommesse a Shanghai, arrestato il 24 luglio, ha spiegato alla polizia che operava come agente di una ditta estera e riceveva una "commissione" consistente in una percentuale delle perdite dei "clienti". I clienti debbono depositare le somme su conti loro indicati e ricevono un numero di identificazione; poi scommettono tramite un telefono cellulare, un computer o con un messaggio sms. Per evitare di essere identificati, i siti web cambiano spesso nomi e indirizzi e utilizzano server posti all'estero.

I giocatori sono allettati dal miraggio di poter "fare una fortuna anche in un solo giorno", spiega Ren. "Ma sono illusioni. Le società di scommesse non perdono, poiché hanno esperti molto più capaci" che fissano le quote a netto vantaggio dell'organizzazione. Si scommette su qualsiasi cosa: durante la Coppa del mondo, si è scommesso sul risultato della partita ma anche su chi faceva gol e quando, chi era ammonito od espulso. Si poteva scommettere anche durante la partita.

La stampa e la tv riportano spesso casi e dichiarazioni di cittadini modello che per la febbre del gioco hanno venduto tutti i beni loro e di parenti e si sono indebitati.

Il più noto organizzatore di scommesse clandestine è un taiwanese chiamato Yu Kuo-ju, che opera dal 2002 con collaboratori "porta a porta" e donne in Pechino, Shanghai e Guangzhou per le scommesse sui campionati di calcio in Europa, America Latina e Asia. La stampa stima abbia guadagnato oltre 2,36 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 300 milioni di dollari Usa) e lo chiama "l'imprenditore di maggior successo di Taiwan". (PB)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Un miliardo di spettatori, scommesse (clandestine), jihadismo globale: è la Coppa d’Asia 2015
20/01/2015
Robusta ripresa dell’economia di Taiwan, specie grazie alla Cina
22/02/2010
Doha, mondiali 2022: centinaia di lavoratori migranti da mesi senza stipendio
13/06/2020 08:00
Rischio schiavitù alla Coppa del Mondo 2010
22/05/2010
Calcio, Brasile 2014: per Asia e Medio oriente poche speranze di successo “mondiale”
12/06/2014


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”