03/09/2004, 00.00
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Onu: chiesto il ritiro immediato di tutte le forze straniere dal Libano

New York (AsiaNews) - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato ieri sera una risoluzione per il ritiro immediato di tutte le truppe straniere dal Libano. La risoluzioni si riferisce in modo indiretto ai 17 mila soldati siriani presenti sul territorio libanese.

La decisione del Consiglio di sicurezza, promossa da Stati Uniti e Francia, si è espressa anche contro il rinnovo del mandato di Emile Lahoud, il presidente libanese filo-siriano. La risoluzione è stata approvata con 9 voti favorevoli e 6 astenuti. Nel testo si legge la richiesta di un "rigido rispetto della sovranità del Libano". "Il Libano deve decidere il suo futuro elettorale senza influenze o condizionamenti da parte di altri Stati" afferma la risoluzione, facendo indiretto riferimento alla Siria.

La Costituzione libanese prevede che il presidente non rimanga in carica allo scadere del proprio mandato. Il parlamento di Beirut, su spinta della Siria, vuole rimuovere questa restrizione, rinnovando il mandato per l'attuale presidente filo-siriano Lahoud. I mass media libanesi stimano che Lahoud può contare sull'appoggio di un numero di parlamentari che oscilla dai 90 ai 105, su 128 seggi totali: i voti necessari per correggere la Carta Costituzionale sono 85.

La presenza siriana in Libano risale al 1976, quando le truppe siriane invasero il Libano durante la guerra civile che andò avanti per altri 14 anni. In seguito il governo libanese ha spesso sostenuto che con la fine del conflitto la presenza dell'esercito siriano era "fattore di garanzia politica".

Europa e Stati Uniti hanno tollerato per molto tempo il controllo dell'esercito siriano in Libano. Ma dall'attentato terroristico dell'11 settembre l'amministrazione americana ha ripetutamente accusato la Siria di sponsorizzare il terrorismo.

La risoluzione Onu vuole evitare che il parlamento libanese approvi l'estensione del mandato presidenziale di altri tre anni, evitando così regolari elezioni. Il voto del parlamento libanese su tale questione è previsto per oggi. La scadenza del mandato di Lahoud era prevista per novembre. (IR)

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