01/12/2016, 09.01
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Opec: accordo per ridurre la produzione di greggio. E' la prima volta in otto anni

L’intesa è stata raggiunta a Vienna. I Paesi esportatori di petrolio taglieranno la produzione giornaliera di greggio di 1,2 milioni di barili. Anche la Russia, non Opec, toglierà dal mercato 300mila barili. Accordo finale possibile grazie all’assenso di iraniani e sauditi.

Vienna (AsiaNews/Agenzie) – Il cartello dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) ha deciso di tagliare la produzione di greggio per stimolare l’aumento del prezzo, in picchiata dal 2014. Per la prima volta in otto anni, lo storico accordo è stato raggiunto a Vienna, dove ieri si sono riuniti i rappresentati dei 14 Stati membri (compresa l’Indonesia che ha deciso di abbandonare il gruppo). Mohammed Bin Saleh Al-Sada, ministro per l’energia e l’industria del Qatar e presidente dell’Opec, ha dichiarato che l’organizzazione si impegnerà a ridurre il numero di barili prodotti, per un totale di 1,2 milioni al giorno.

L’accordo giunge dopo oltre due anni di diminuzione sistematica dei prezzi. A gennaio di quest’anno la quotazione era scesa sotto i 30 dollari al barile, soglia che per gli investitori è considerata campanello d’allarme. Il basso prezzo del greggio ha causato profonde crisi economiche in Russia, Venezuela, Nigeria e perfino in Arabia saudita.

Dopo l’annuncio, il valore del Brent (titolo usato come indicatore per il greggio nei mercati internazionali) è salito del 10% fino a 51,94 dollari a barile, mentre quello del greggio americano è aumentato del 9%, fino a 49,53 dollari a barile.

L’intesa tra i Paesi Opec è stata possibile grazie all’assenso di russi, sauditi e iraniani, dopo che da mesi i loro rappresentanti cercavano modalità percorribili per ridurre la fluttuazione dei prezzi. L’Arabia saudita, riluttante a sostenere il peso maggiore della riduzione, ha deciso di togliere dal mercato 500mila barili al giorno, pari al 4,5% della produzione complessiva.

Al-Sada ha dichiarato che anche i Paesi non Opec hanno deciso di collaborare, per un totale di 600mila barili al giorno in meno. Anche se la lista di tali Paesi non è nota, il presidente dell’Opec ha detto che la Russia si prepara ad un taglio di 300mila barili al giorno (su un totale di più di 10 milioni).

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