13/03/2012, 00.00
INDIA
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Orissa, ucciso un cristiano. È il secondo dall’inizio del 2012

Suryakant Nayak, anglicano, tornava da alcune commissioni. La polizia ha trovato il corpo in fondo a un pozzo, con evidenti segni di colluttazione. Agli inizi di marzo, 15 indù hanno tagliato la gola e bruciato Goresa Mallick, cattolico, per “stregoneria”. Global Council of Indian Christians: “Le tante assoluzioni dopo i pogrom del 2008, incoraggiano i nazionalisti indù a vessare la comunità cristiana”.

Mumbai (AsiaNews) - Salgono a sei i cristiani uccisi in Orissa negli ultimi 14 mesi, per mano di ultranazionalisti indù e sconosciuti. Le ultime vittime in ordine di tempo sono Suryakant Nayak, anglicano del villaggio di Bakingia (Kandhamal) e Goresa Mallick, cattolico del villaggio di Salimagocha (Ganjam), uccisi il 6 e il 3 marzo scorsi. Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), sottolinea: "A spaventare è che il governo non è affatto preoccupato per i periodici omicidi di cristiani in Orissa, mentre la polizia conduce le indagini con lentezza o poca attenzione".

Questi ultimi omicidi si distinguono per la loro efferatezza. Suryakant Nayak era scomparso il 2 marzo scorso. Dopo aver prelevato dei soldi a Raikia con la madre e le tre figlie, hanno svolto insieme delle commissioni e sono tornati verso casa. Secondo testimoni, egli sarebbe entrato in un negozio di liquori e si sarebbe ubriacato. Il cadavere è stato trovato solo il 6 marzo in un pozzo vicino Raikia. Il corpo riportava varie ferite. Entrambe le mani e i polsi erano i rotti. La bocca e le labbra erano tumefatte, e dalla bocca mancavano dei denti. Nonostante gli evidenti segni di colluttazione, la polizia non ha aperto ancora un caso di omicidio.

Il 3 marzo scorso Goresa Mallick, 50 anni, si era incontrato con un gruppo di 16 indù del villaggio vicino. Dopo aver bevuto qualcosa, lungo la strada gli uomini lo hanno aggredito, gli hanno tagliato la gola e hanno poi bruciato il corpo in una foresta. Il giorno seguente, la famiglia ha scoperto il cadavere dell'uomo. La polizia ha arrestato i presunti assassini, che giustificano l'omicidio accusando la vittima di "stregoneria". Goresa Mallick si era convertito cinque mesi fa al cattolicesimo.

Secondo Sajan George, "l'alto numero di assoluzioni nei processi per gli accusati delle violenze anticristiane del 2008 e il basso tasso di condanne, hanno incoraggiato le forze della destra nazionalista indù. Sentono di godere dell'assoluta impunità da parte delle autorità e così minacciano e intimidiscono la minoranza cristiana. Nel distretto di Kandhamal vi sono molti casi di ostracismo sociale nei confronti dei cristiani, a cui si aggiunge la miseria di non avere giustizia per le violenze degli estremisti indù". (NC) 

 

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