04/01/2011, 00.00
INDIA
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Orissa: diacono il figlio di un martire dei pogrom, dono di Dio per la Chiesa perseguitata

di Santosh Digal
Karunanakar Digal è stato ordinato insieme ad altri 4 seminaristi, tra cui che hanno ricevuto il sacerdozio. La cerimonia si è tenuta oggi nella cattedrale di San Vincenzo a Bhubaneswar (Kandhamal) davanti a oltre 500 fedeli. Sacerdote:“I pogrom hanno fatto sì che il nostro popolo esprima ora la fede con coraggio e convinzione”.

Bhubaneswar (AsiaNews) – Il rischio di nuove violenze e le discriminazioni da parte dei radicali indù, non fermano le sfide della Chiesa cattolica dell’Orissa. Oggi, nella con-cattedrale di S. Vincenzo di Bubhaneswar (Kandhamal) due seminaristi sono ordinati sacerdoti, tre invece hanno intrapreso il diaconato. Tra questi Karunanakar Digal, figlio di uno dei martiri dei pogrom anticristiani dell’estate 2008, che afferma ad AsiaNews: “Sono felice di essere divenuto diacono per servire il mio popolo sofferente.  Non ho paura di dedicare la mia vita per Gesù, anche se gli estremisti indù hanno ucciso mio padre proprio per la sua fede”.   

Secondo p. Ajaya Sabhasundar, padre spirituale dei cinque seminaristi,  la persecuzione, nonostante le sua drammaticità, ha rinvigorito la fede di molti cattolici. “I pogrom hanno fatto sì che il nostro popolo esprima ora la fede con più coraggio e convinzione. La persecuzione fa parte della storia della Chiesa e la nostra gente l’ha sperimentata nella sua vita e questo ha rafforzato la loro fede. Una di queste testimonianze è l’ordinazione di questi cinque giovani.

A celebrare la messa di ordinazione mons. Raphael Cheenath, arcivescovo di Cuttach-Bubhaneswar, che davanti a oltre 50 sacerdoti e 500 fedeli ha affermato: “La Chiesa di Kandhamal ha bisogno di più uomini e donne per servire il nostra comunità e mantenere viva la fede tra la gente”. “Attraverso la morte di un padre, abbiamo ora un missionario per la nostra gente. Siamo grati a Dio per il dono del sacrificio e il dono di un missionario ". L’arcivescovo ha aggiunto che la missione della Chiesa in Orissa continuerà nonostante le discriminazioni.  

Parlando in merito al messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale per la pace, mons. Cheenath ha sottolineato ad AsiaNews che “la sfida pastorale della Chiesa in India è quella di portare la luce di Cristo e la pace in tutti gli aspetti della vita come sottolineato dal Papa nel suo messaggio”. 

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