07/01/2019, 10.22
EGITTO
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P. Rafic: il Natale copto nella nuova cattedrale ‘evento’ per cristiani e musulmani

Ieri Tawadros II ha celebrato la messa di mezzanotte alla presenza del presidente al-Sisi e alti funzionari. Il videomessaggio di auguri di papa Francesco rilanciato dai media egiziani. La voglia di festeggiare fra imponenti misure di sicurezza per il timore di nuovi attacchi. Nella nuova capitale amministrativa chiesa e moschea vicine “segno di convivenza religiosa”. 

 

Il Cairo (AsiaNews) - L’inaugurazione della nuova cattedrale della Natività “è stata un grande evento per tutti gli egiziani, cristiani e musulmani”, che si sono riuniti attorno al papa copto ortodosso Tawadros II e al presidente della Repubblica. Dai leader di governo alle massime cariche religiose, fra i quali il nunzio apostolico in Egitto, ai semplici fedeli, “in migliaia hanno voluto essere presenti per l’occasione”. È quanto sottolinea ad AsiaNews p. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, raccontando l’apertura della più grande chiesa del Medio oriente nella nuova capitale amministrativa del Paese dei faraoni. Un complesso, aggiunge, che è “testimonianza di convivenza religiosa, perché accanto alla cattedrale da oltre 7500 posti, vi è una moschea in grado di contenere fino a 15mila persone”.

Alla vigilia della festività, anche papa Francesco si è rivolto in un videomessaggio alla comunità copta egiziana “nella lieta dedicazione della nuova Cattedrale della Natività”. Il pontefice ha auspicato che “il Principe della pace doni all’Egitto, al Medio oriente e a tutto il mondo il dono della pace e della prosperità”. Egli ha infine rivolto un “deferente saluto” al presidente Abdel Fattah al-Sisi e un “saluto speciale” a papa Tawadros II e alla Chiesa copta ortodossa “che ha saputo dare una vera testimonianza di fede e di carità anche nei momenti più difficili”.

Ier al-Sisi ha presenziato all’inaugurazione della cattedrale, in occasione della messa di mezzanotte per il Natale copto. Il capo dello Stato ha voluto lanciare un messaggio di dialogo e vicinanza ai cristiani in una nazione caratterizzata da violenze confessionali e attacchi, anche recenti, che hanno colpito la minoranza copta per mano di gruppi estremisti islamici.

In vista delle feste, le autorità hanno innalzato il livello di allerta e rafforzato la sicurezza nei pressi dei luoghi di culto. Tra gli obiettivi sensibili vi sono proprio le chiese e i luoghi di culto cristiani, visti come “anello debole” della catena e target “facile” e “accessibile” per i fondamentalisti. Inoltre, un attacco contro di esse garantisce “ampia visibilità” sul piano internazionale. 

In una nazione di quasi 95 milioni di persone, i cristiani [soprattutto copti ortodossi] sono una minoranza consistente, pari al 10% circa del totale. Fra il 2016 e il 2017 il Paese dei faraoni ha registrato una serie di attentati sanguinosi, che hanno coinvolto la stessa comunità cristiana.

Alla messa di mezzanotte hanno partecipato alti funzionari locali e stranieri, fra i quali il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il leader della Lega araba. Angham, un celebre cantante egiziano fra i più apprezzati del Paese dei faraoni, ha intonato un canto dedicato alla coesistenza. “Questo è un momento importante per la nostra storia” ha affermato al-Sisi rivolgendosi ai presenti. “Siamo una cosa sola - ha aggiunto - e rimarremo sempre [cristiani e musulmani] una cosa sola”. Prima della messa, il papa copto Tawadros II ha ringraziato fedeli, cittadini e autorità presenti sottolineando che “in questo giorno avete mantenuto la promessa” di una convivenza pacifica. 

Il messaggio di auguri inviato da Francesco, sottolinea p. Rafic, ha avuto “ampia eco sui giornali del Paese. Tutti i principali media hanno rilanciato le dichiarazioni del pontefice” a conferma di un legame speciale fra l’Egitto e il papa argentino. “Funzionari, alte cariche, semplici cittadini - prosegue il sacerdote - hanno seguito con attenzione e partecipazione l’evento, uno dei primi appuntamenti” che ha visto per protagonista la futura capitale del Paese, ancora in via di completamento “in vista dell’inaugurazione il prossimo anno”, con il trasferimento degli uffici amministrativi e delle rappresentanze. “Anche il papa copto - conferma - avrà un ufficio qui”. 

L’inaugurazione del complesso di è svolta fra “imponenti misure di sicurezza”, ai massimi in seguito all’attentato del 5 gennaio. Un artificiere è morto nel tentativo di disinnescare un ordino piazzato nei pressi di una chiesa, in un sobborgo orientale del Cairo. “La chiesa - racconta p. Rafic - è a 10 km dalla mia parrocchia, Anche da noi l’attenzione è massima, vi sono guardie del corpo e metal detector agli ingressi. Tuttavia, i fedeli non sembrano avere paura e vogliono celebrare la festa in un’atmosfera di gioia e partecipazione. Anche dai nostri amici musulmani - conclude - abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di auguri, nonostante alcune fatwa dei salafiti che bollavano la pratica come anti-islamica. Questo è un ottimo segno in un’ottica di convivenza e dialogo”.

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