12/09/2019, 12.51
BANGLADESH
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P. Tapon De Rozario: insegno il rispetto delle religioni all’università di Dhaka

di Sumon Corraya

Il sacerdote diocesano ha diretto per tre anni il Dipartimento di religione e cultura mondiale. La facoltà ha 120 studenti e 19 docenti. Antor Tripura è l’unico cristiano. Alunna musulmana: “Tutte le religioni parlano del bene dell’uomo”.

Dhaka (AsiaNews) – Insegna il rispetto di tutte le religioni e a conoscere meglio la fede dell’altro: è p. Tapon De Rozario, sacerdote diocesano che insegna come professore associato al Dipartimento di religione e cultura mondiale dell’università di Dhaka. Egli è stata a capo della facoltà negli ultimi tre anni. “Possiamo fare la differenza – afferma ad AsiaNews – tra i nostri giovani attraverso l’insegnamento. Quando arrivano, alcuni hanno opinioni equivoche sulle altre fedi. Invece al termine del corso, sviluppano un pensiero laico e illuminato. Essi non diventeranno mai estremisti, ma incoraggeranno l’armonia tra le fedi”.

Il Dipartimento è stato fondato nel 1999 e oggi impiega 19 docenti. Qui studiano 120 alunni in maggioranza musulmana. Antor Tripura è il solo studente cristiano. Egli afferma: “Accanto alle varie religioni, impariamo i valori morali e approfondiamo la conoscenza delle altre fedi”.

Il Bangladesh è un Paese a maggioranza musulmana (89,1% della popolazione); la minoranza più numerosa è quella indù (10%), mentre cristiani e buddisti insieme compongono circa l’1%. Alla Facoltà di religione e cultura gli studenti apprendono le tradizioni religiose di tutto il mondo: induismo, islam, cristianesimo, buddismo, ebraismo, dei gruppi indigeni; mettono a confronto gli insegnamenti delle grandi religioni; studiano il ruolo delle donne nelle religioni.

P. Tapon riferisce che “prima di venire a lezione, alcuni non avevano mai visto un cristiano di persona”. Mariom Khaton, musulmana, dice: “Cantiamo brani sull’armonia, discutiamo sulla vita di Gesù Cristo, Maometto, Krishna, Buddha. Dopo che mi sono iscritta, ho capito che tutte le religioni parlano di benessere dell’uomo. Nessuna di esse insegna la violenza; sono le menti malate che compiono atti di violenza per interessi personali”.Secondo la ragazza, “i conflitti scoppiano soprattutto nelle aree rurali dove non c’è la possibilità di conoscere la cultura dell’altro. Se non avessi frequentato questo corso di laurea, non avrei mai avuto un’idea chiara sulle altre fedi. Per questo credo che lo studio delle religioni debba essere incluso nei programmi scolastici per i bambini”.

Dabashis Das, indù, sostiene di aver avuto un “cambiamento psicologico da quando mi sono iscritto. In passato diffondevo propaganda contro le altre fedi, ma ora ho capito che sbagliavo. Credo fermamente che se questi insegnamenti venissero adottati anche dalle madrasse o dalle scuole in generale, non avremmo più estremisti islamici”.

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