16/10/2018, 11.14
VATICANO
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Papa: state attenti a chi guarda alle apparenze e si dice perfetto

“E stiamo attenti con noi stessi, perché questo ci deve portare a pensare nella nostra vita. Io cerco di guardare le apparenze soltanto? E non cambio il mio cuore? Non apro il mio cuore alla preghiera, alla libertà della preghiera, alla libertà dell’elemosina, alla libertà delle opere di misericordia?”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – State attenti a chi guarda alle apparenze, “siano laici, preti, vescovi”, a chi si presenta “perfetto” e non apre il cuore a Gesù. L’ha detto papa Francesco nell’omelia della messa celebrata stamattina a Casa santa Marta, prendendo spunto dal brano del Vangelo  (Lc 11,37-41) che racconta di Gesù che, invitato a pranzo da un fariseo, si siede a tavola senza prima fare le abluzioni previste dalla legge.

Alla “meraviglia” del fariseo, Gesù replica: “Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria”. “Non sono – ha commentato Francesco - parole belle eh? Gesù parlava chiaro, non era ipocrita. Parlava chiaro. E gli dice: ‘Ma perché guardate l’esterno? Guarda dentro che cos’è’. Un’altra volta gli aveva detto: ‘Voi siete sepolcri imbiancati’. Bel complimento, eh? Belli per [da] fuori, tutti perfetti…tutti perfetti... Ma dentro pieni di putredine, quindi di avidità, cattiveria, dice. Gesù distingue le apparenze dalla realtà interna. Questi signori sono i ‘dottori delle apparenze’: sempre perfetti, ma dentro cosa c’è?

In una parola, ha continuato Francesco, farisei e dottori della Legge erano persone rigide, non disposte a cambiare. “Ma sempre, sotto o dentro una rigidità, - dice ancora il Papa - ci sono dei problemi. Gravi problemi. (...) Dietro le apparenze di buon cristiano, apparenze intendiamoci, che sempre cerca di apparire, di truccarsi l’anima, ci sono dei problemi. Lì non c’è Gesù. Lì c’è lo spirito del mondo".

E Gesù li chiama ‘stolti’ e consiglia loro di aprire la loro anima all’amore per far entrare la grazia. Perché la salvezza “è un dono gratuito di Dio. Nessuno salva se stesso, nessuno. Nessuno salva se stesso neppure con le pratiche di questa gente”. Infine un avvertimento: “State attenti voi davanti ai rigidi. State attenti davanti ai cristiani – siano laici, preti, vescovi – che si presentano così ‘perfetti’, rigidi. State attenti. Non c’è lo Spirito di Dio lì. Manca lo spirito della libertà. E stiamo attenti con noi stessi, perché questo ci deve portare a pensare nella nostra vita. Io cerco di guardare le apparenze soltanto? E non cambio il mio cuore? Non apro il mio cuore alla preghiera, alla libertà della preghiera, alla libertà dell’elemosina, alla libertà delle opere di misericordia?”.

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