21/02/2014, 00.00
VATICANO
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Papa: "una fede che non porti alla testimonianza, non è fede. Sono parole e niente più che parole".

"Anche i demoni! I demoni conoscono benissimo quello che si dice nel Credo e sanno che è Verità". "Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demoni lo credono e tremano". La differenza è che i demoni "non hanno fede", perché "avere fede non è avere una conoscenza", bensì "ricevere il messaggio di Dio" portato da Cristo.

Città del Vaticano (AsiaNews) - "Una fede che non ti coinvolga, che non ti porti alla testimonianza, non è fede. Sono parole e niente più che parole". L'ha detto stamattina papa Francesco durante la messa celebrata a Casa santa Marta, per affermare che il mondo è pieno di cristiani che recitano molto le parole del Credo e molto poco le mettono in pratica.

Il Papa, riferisce la Radio Vaticana, commentava il passo della lettera di san Giacomo là dove dice che "la fede senza il frutto nella vita, una fede che non dà frutto nelle opere, non è fede". "Anche noi - ha proseguito -sbagliamo tante volte su questo: 'Ma io ho tanta fede', sentiamo dire. 'Io credo tutto, tutto...'. E forse questa persona che dice quello ha una vita tiepida, debole. La sua fede è come una teoria, ma non è viva nella sua vita. L'Apostolo Giacomo, quando parla di fede, parla proprio della dottrina, di quello che è il contenuto della fede. Ma voi potete conoscere tutti i comandamenti, tutte le profezie, tutte le verità di fede, ma se questo non va alla pratica, non va alle opere, non serve. Possiamo recitare il Credo teoricamente, anche senza fede, e ci sono tante persone che lo fanno così. Anche i demoni! I demoni conoscono benissimo quello che si dice nel Credo e sanno che è Verità". "Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demoni lo credono e tremano". La differenza è che i demoni "non hanno fede", perché "avere fede non è avere una conoscenza", bensì "ricevere il messaggio di Dio" portato da Cristo.

Nel Vangelo, ha proseguito il Papa, si trovano due segni rivelatori di chi "sa quello che si deve credere ma non ha fede". Il primo segno è la "casistica", rappresentato da coloro che domandavano a Gesù se fosse lecito pagare le tasse o quale dei sette fratelli del marito avrebbe dovuto sposare la donna rimasta vedova. Il secondo segno è "l'ideologia". "I cristiani che pensano la fede ma come un sistema di idee, ideologico: anche al tempo di Gesù, c'erano. L'Apostolo Giovanni dice di loro che sono l'anticristo, gli ideologi della fede, di qualsiasi segno siano. A quel tempo c'erano gli gnostici, ma ci saranno tanti... E così, questi che cadono nella casistica o questi che cadono nell'ideologia sono cristiani che conoscono la dottrina ma senza fede, come i demoni. Con la differenza che quelli tremano, questi no: vivono tranquilli".

Al contrario, nel Vangelo ci sono anche esempi di "persone che non conoscono la dottrina ma hanno tanta fede". Come la Cananea, che con la sua fede strappa la guarigione per sua figlia vittima di una possessione, e la Samaritana che apre il suo cuore perché "ha incontrato non verità astratte", ma "Gesù Cristo". E ancora, il cieco guarito da Gesù e che per questo viene interrogato da farisei e dottori della legge finché si inginocchia con semplicità e adora chi lo ha sanato. Tre persone, è la considerazione finale del Papa, che dimostrano come fede e testimonianza siano indissolubili. "La fede è un incontro con Gesù Cristo, con Dio, e di lì nasce e ti porta alla testimonianza. E' questo che l'Apostolo vuole dire: una fede senza opere, una fede che non ti coinvolga, che non ti porti alla testimonianza, non è fede. Sono parole e niente più che parole".

 

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