14/07/2013, 00.00
VATICANO
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Papa: Dio ama la misericordia più dei sacrifici, siate tutti buoni samaritani

All’Angelus il pontefice commenta il brano evangelico di Luca: “Gesù fa vedere che il cuore di quel samaritano è buono e generoso e che – a differenza del sacerdote e del levita – lui mette in pratica la volontà di Dio”. All’incontro con la popolazione di Castel Gandolfo ricorda Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: “Testimoni coerenti del Vangelo”.

Castel Gandolfo (AsiaNews) - Il samaritano "è disprezzato dai Giudei per le sue diverse credenze religiose, ma a differenza dei sacerdoti e dei leviti mette in pratica la volontà di Dio, che ama la misericordia più dei sacrifici". Commentando da Castel Gandolfo il brano evangelico tratto da Luca, papa Francesco torna a puntare sulla misericordia come cifra del vero cristiano.

Un uomo che ha vissuto pienamente questo Vangelo del buon samaritano, ha aggiunto subito dopo il Papa,  "è il Santo che ricordiamo oggi: san Camillo de Lellis, fondatore dei Ministri degli Infermi, patrono dei malati e degli operatori sanitari. San Camillo morì il 14 luglio 1614: proprio oggi si apre il suo quarto centenario, che culminerà tra un anno. Saluto con grande affetto tutti i figli e le figlie spirituali di san Camillo, che vivono il suo carisma di carità a contatto quotidiano con i malati. Siate come lui buoni samaritani! E anche ai medici, agli infermieri e a coloro che lavorano negli ospedali e nelle case di cura, auguro di essere animati dallo stesso spirito. Affidiamo questa intenzione all'intercessione di Maria Santissima".

E un'altra intenzione, ha sottolineato Francesco, "vorrei affidare alla Madonna. È ormai vicina la Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro. Io partirò tra otto giorni, ma molti giovani partiranno per il Brasile anche prima. Preghiamo allora per questo grande pellegrinaggio che comincia, perché Nostra Signora de Aparecida, patrona del Brasile, guidi i passi dei partecipanti, e apra i loro cuori ad accogliere la missione che Cristo darà loro".

Poco prima dell'Angelus, il pontefice ha incontrato la popolazione di Castel Gandolfo - dove non passerà l'estate, ma si recherà la domenica - insieme al vescovo di Albano e al sindaco. Dopo i ringraziamenti "per l'ospitalità" il Papa ha ricordato i suoi predecessori: "In questo momento il mio pensiero va al Beato Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI, che amavano trascorrere parte del periodo estivo in questa residenza pontificia. Tanti di voi hanno potuto incontrarli e accoglierli, conservandone un caro ricordo. La loro testimonianza vi sia sempre di incoraggiamento nella fedeltà quotidiana a Cristo e nel continuo sforzo per condurre una vita coerente con le esigenze del Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa".

 

 

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