01/02/2015, 00.00
VATICANO
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Papa: Il Vangelo cambia la vita, quando ci facciamo trasformare dalla Parola di Dio

Prima della preghiera dell'Angelus, Francesco ricorda come Gesù "non rimanda, arrivato a Cafarnao, l'annuncio della lieta novella. La sua preoccupazione principale è comunicare la Parola di Dio". "Leggete ogni giorno un passo del Vangelo, portatelo sempre con voi. Esso può cambiare il cuore". Il 6 giugno il pontefice sarà a Sarajevo: "Vi chiedo sin d'ora di pregare per quelle care popolazioni". La Giornata per la Vita "aiuti un nuovo umanesimo: l'umanesimo della solidarietà".

Città del Vaticano (AsiaNews) - La preoccupazione principale del cristiano, sulle orme del nostro Maestro Gesù, "deve essere l'annuncio del Vangelo. Il Vangelo cambia la vita e il cuore, quando ci facciamo trasformare da lui. Ecco perché vi chiedo sempre di portarlo con voi: leggetene un passo al giorno. Il Vangelo è parola di vita: non opprime le persone, al contrario, libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: la vanità, l'attaccamento al denaro, l'orgoglio, la sensualità... Il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni al male in propositi di bene". Lo ha detto oggi papa Francesco prima della consueta preghiera dell'Angelus.

Commentando il brano evangelico di questa domenica - Gesù e la sua piccola comunità di discepoli che entrano a Cafarnao- il pontefice sottolinea come "appena entrato città, Cristo non si preoccupa delle questioni logistiche ma, essendo quel giorno un sabato, si reca subito in sinagoga". Questo perché "Gesù non rimanda l'annuncio del Vangelo, non pensa prima alla sistemazione logistica, certamente necessaria, della sua piccola comunità, non indugia nell'organizzazione. La sua preoccupazione principale è quella di comunicare la Parola di Dio con la forza dello Spirito Santo. E la gente nella sinagoga rimane colpita, perché Gesù 'insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi'" (v. 22).

Che cosa significa "con autorità", si chiede il Papa: "Vuol dire che nelle parole umane di Gesù si sentiva tutta la forza della Parola di Dio, si sentiva l'autorevolezza stessa di Dio, ispiratore delle Sacre Scritture. E una delle caratteristiche della Parola di Dio è che realizza ciò che dice. Perché la Parola di Dio corrisponde alla Sua volontà. Invece noi spesso pronunciamo parole vuote, superflue, parole che non corrispondono alla verità. Invece la Parola di Dio corrisponde alla Sua volontà ,e fa quello che dice".

Infatti Gesù, dopo aver predicato, "dimostra subito la sua autorità liberando un uomo, presente nella sinagoga, che era posseduto dal demonio... E ancora una volta i presenti rimangono stupiti: 'Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!' (v. 27). La Parola di Dio fa in noi lo stupore: ha quella forza. Ci fa stupire bene. Il Vangelo è parola di vita: non opprime le persone, al contrario, libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: sia lo spirito della vanità, l'attaccamento al denaro, l'orgoglio, la sensualità...".

Il Vangelo, riprende il Papa a braccio, "cambia il cuore, il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni al male in propositi di bene. Il Vangelo è capace di cambiar le persone! Pertanto è compito dei cristiani diffonderne ovunque la forza redentrice, diventando missionari e araldi della Parola di Dio. Ce lo suggerisce anche lo stesso brano odierno che si chiude con un'apertura missionaria: «La sua fama - la fama di Gesù - si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea» (v. 28). La nuova dottrina insegnata con autorità da Gesù è quella che la Chiesa porta nel mondo, insieme con i segni efficaci della sua presenza: l'insegnamento autorevole e l'azione liberatrice del Figlio di Dio diventano le parole di salvezza e i gesti di amore della Chiesa missionaria".

Ricordatevi sempre, sottolinea ancora Francesco, "che il Vangelo ha la forza che cambia la vita. Non dimenticatevi di questo. Esso è la buona novella che ci trasforma, solo quando ci facciamo trasformare da essa. Ecco perché vi chiedo sempre di avere un contatto quotidiano con il Vangelo, di portarlo con voi ovunque. Cioè di nutrirsi ogni giorno di questa fonte inesauribile di salvezza. Non dimenticate: leggete un passo del Vangelo ogni giorno. È la forza che ci cambia, che ci trasforma. Cambia la vita e il cuore. Invochiamo la materna intercessione della Vergine Maria, Colei che ha accolto la Parola e l'ha generata per il mondo, per tutti gli uomini. Ci insegni Lei ad essere ascoltatori assidui e annunciatori autorevoli del Vangelo di Gesù".

Dopo la preghiera dell'Angelus, l'annuncio del prossimo viaggio: "Cari fratelli e sorelle, desidero annunciare che sabato 6 giugno, a Dio piacendo, mi recherò a Sarajevo, capitale della Bosnia ed Erzegovina. Vi chiedo fin d'ora di pregare affinché la mia visita a quelle care popolazioni sia di incoraggiamento per i fedeli cattolici, susciti fermenti di bene e contribuisca al consolidamento della fraternità e della pace, del dialogo interreligioso, dell'amicizia".

Infine, il Papa ricorda che "oggi si celebra in Italia la Giornata per la Vita, che ha come tema 'Solidali per la vita'. Rivolgo il mio apprezzamento alle associazioni, ai movimenti e a tutti coloro che difendono la vita umana. Mi unisco ai Vescovi italiani nel sollecitare 'un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine' (Messaggio per la 37ª Giornata nazionale per la Vita). Quando ci si apre alla vita e si serve la vita, si sperimenta la forza rivoluzionaria dell'amore e della tenerezza (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 288), inaugurando un nuovo umanesimo: l'umanesimo della solidarietà. L'umanesimo della vita".

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