07/04/2016, 12.12
VATICANO
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Papa: a portare avanti la Chiesa sono coloro che testimoniano Gesù con la coerenza di vita

“Di che cosa ha bisogno oggi la Chiesa? Di testimoni, di martiri”. “Sono proprio i testimoni, cioè i santi, i santi di tutti i giorni, quelli della vita ordinaria, ma con la coerenza, e anche i testimoni fino alla fine, fino alla morte”. Sono quelli che “attestano che Gesù è risorto, che Gesù è vivo, e lo attestano con la coerenza di vita e con lo Spirito Santo che hanno ricevuto in dono”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Sono coloro che “attestano con la coerenza di vita” la Risurrezione a portare avanti la Chiesa, ad essere “il sangue vivo della Chiesa”. L’ha detto oggi papa Francesco durante la messa celebrata stamattina a Casa santa Marta, commentando il brano degli Atti degli Apostoli che raccontano del coraggio di Pietro che, dopo la guarigione dello storpio, annuncia la Risurrezione di Gesù davanti ai capi del Sinedrio.

E’, ha evidenziato Francesco, un Pietro “coraggioso” che sfida la morte violando il divieto di predicare in nome di Gesù, perché  “bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”. Un Pietro diverso dal “codardo” che nella notte del Giovedì Santo, “quando pieno di paura rinnega tre volte il Signore”. Adesso Pietro diventa forte nella testimonianza. “La testimonianza cristiana ha la stessa strada di Gesù: dare la vita”. In un modo o in un altro, il cristiano “si gioca la vita nella vera testimonianza”. “La coerenza fra la vita e quello che abbiamo visto e ascoltato è proprio l’inizio della testimonianza. Ma la testimonianza cristiana ha un’altra cosa, non è solo di quello che la dà: la testimonianza cristiana, sempre, è in due. ‘E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo’. Senza lo Spirito Santo non c’è testimonianza cristiana. Perché la testimonianza cristiana, la vita cristiana è una grazia, è una grazia che il Signore ci dà con lo Spirito Santo”.

“Senza lo Spirito – ha proseguito il Papa – non riusciamo ad essere testimoni”. Il testimone è chi è “coerente con quello che dice, con quello che fa e quello che ha ricevuto, cioè lo Spirito Santo”.  “Questo è il coraggio cristiano, questa è la testimonianza”. “E’ la testimonianza dei nostri martiri oggi, tanti, cacciati via dalla loro terra, sfollati, sgozzati, perseguitati: hanno quel coraggio di confessare Gesù proprio fino al momento della morte; è la testimonianza di quei cristiani che vivono la loro vita sul serio e dicono: ‘Io non posso fare questo, io non posso fare male ad un altro; io non posso truffare; io non posso condurre una vita a metà, io devo dare la mia testimonianza’. E la testimonianza è: dire quello che nella fede ha visto e udito, cioè Gesù Risorto, con lo Spirito Santo che ha ricevuto come dono”.

Nei momenti difficili della storia ha concluso il Papa, si sente dire che “la patria ha bisogno di eroi”. E questo “è vero, questo è giusto”. “Ma di che cosa ha bisogno oggi la Chiesa? Di testimoni, di martiri”. “Sono proprio i testimoni, cioè i santi, i santi di tutti i giorni, quelli della vita ordinaria, ma con la coerenza, e anche i testimoni fino alla fine, fino alla morte. Questi sono il sangue vivo della Chiesa; questi sono quelli che portano la Chiesa avanti, i testimoni; quelli che attestano che Gesù è risorto, che Gesù è vivo, e lo attestano con la coerenza di vita e con lo Spirito Santo che hanno ricevuto in dono”.

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