07/04/2014, 00.00
VATICANO
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Papa: approva la riforma dello Ior, continuerà a svolgere la sua "importante missione" per la Chiesa

Resa nota la decisione di Francesco. "I significativi servizi che possono essere offerti dall'Istituto, assistono il Santo Padre nella sua missione di pastore universale e supportano inoltre istituzioni e individui che collaborano con lui nel suo ministero".

Città del Vaticano (AsiaNews) - Papa Francesco ha deciso che l'Istituto opere religiose (Ior) ha "importanza" nella missione "per il bene della Chiesa Cattolica, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano" e ne ha quindi approvato la riforma. Lo Ior (nella foto: la sede), insomma, informa un comunicato della Sala stampa della Santa Sede, "continuerà a servire con attenzione e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo. I significativi servizi che possono essere offerti dall'Istituto, assistono il Santo Padre nella sua missione di pastore universale e supportano inoltre istituzioni e individui che collaborano con lui nel suo ministero".

La decisione di papa Francesco è stata commentata dall'Istituto come "un forte accreditamento, un gran riconoscimento della rilevanza della nostra missione di servizio e del lavoro svolto negli ultimi 12 mesi". In tal senso si è espresso il portavoce dello Ior, Max Hohenberg, il quale ha aggiunto che ora "le priorità dell'istituto adesso sono: di finire l'analisi della clientela e degli dati anagrafici entro l'inizio estate; di lavorare ad una migliore ‎integrazione dell'Istituto con i vari enti" della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, e "di introdurre una serie di miglioramento operativi".

La decisione del Papa annunciata oggi giunge dopo che da più parti si era avanzata anche l'ipotesi della chiusura della "banca vaticana". L'ipotesi si fondava anche su alcune affermazioni di Francesco. Il 24 aprile, celebrando la messa alla quale erano presenti i dipendenti delll'Istituto aveva detto: "Ci sono quelli dello Ior: scusatemi, eh! Tutto e' necessario, gli uffici sono necessari. Ma sono necessari fino ad un certo punto: come aiuto a questa storia d'amore. Ma quando l'organizzazione prende il primo posto, l'amore viene giu' e la Chiesa, poveretta, diventa una ong. E questa non e' la strada". E l'11 giugno aveva commentato che "San Pietro non aveva un conto in banca". "Io non so - disse ancora di ritorno dal viaggio in Brasile - come finirà lo Ior. Alcuni dicono che, forse, è meglio che sia una banca, altri che sia un fondo di aiuto, altri dicono di chiuderlo".

Quanto alla proposta di riforma approvata dal Papa, spiega la Sala stampa, "è stata sviluppata congiuntamente da rappresentanti della Pontificia Commissione Referente sullo IOR (CRIOR), della Pontificia Commissione Referente di Studio e di Indirizzo sull'Organizzazione della Struttura Economico-Amministrativa della Santa Sede (COSEA), della Commissione Cardinalizia dello IOR, e del Consiglio di Sovrintendenza dello IOR, e presentata al Santo Padre dal Cardinale-Prefetto della Segreteria per l'Economia con il consenso del Cardinal Santos Abril y Castelló, Presidente della Commissione Cardinalizia dello IOR. Tale proposta è stata definita sulla base di informazioni sullo status legale dello IOR e sull'operatività svolta, informazioni raccolte e presentate al Santo Padre e al suo Consiglio di Cardinali da CRIOR nel febbraio 2014".

"Con la conferma della missione dello IOR e facendo seguito alla richiesta del Cardinale-Prefetto Pell, il Presidente del Consiglio di Sovrintendenza, Ernst von Freyberg, e il management dello IOR porteranno a termine il loro piano al fine di assicurare che lo IOR possa compiere la sua missione come parte delle nuove strutture finanziarie della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Il piano sarà presentato al Consiglio dei Cardinali del Santo Padre e al Consiglio per l'Economia".

"Le attività dello IOR continueranno a rientrare sotto la supervisione regolamentare dell'AIF(Autorità di Informazione Finanziaria), autorità competente nell'ambito della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. In conformità ai Motu Proprio dell'8 agosto 2013 e del 15 novembre 2013 e alla legge numero XVIII sulla trasparenza, supervisione e informazione finanziaria entrata in vigore l'8 ottobre 2013, è stata introdotta un'ampia e articolata struttura legale e istituzionale finalizzata a regolare le attività finanziarie all'interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. A tale proposito, il Cardinale-Prefetto Pell ha confermato l'importanza di un allineamento sostenibile e sistematico delle strutture legali e normative della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano con le best practice regolamentari internazionali. Una efficace supervisione regolamentare e i progressi raggiunti nella compliance, trasparenza e operatività avviati nel 2012 e sensibilmente accelerati nel 2013, sono fondamentali per il futuro dell'Istituto". (FP)

 

 

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