28/01/2009, 00.00
VATICANO-RUSSIA
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Papa: gioia per l’elezione di Kirill a patriarca di Mosca

In una nota, il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani sottolinea le “relazioni fraterne” avute con il nuovo patriarca e ricorda gli incontri tra Kirill e Benedetto XVI. Alla “fraterna comprensione” fa riferimento, a Mosca, mons. Pezzi.
Città del Vaticano (AsiaNews) – “Gioia” di Benedetto XVI per l’elezione di Kirill a nuovo patriarca di Mosca. Il Papa l’ha espresa personalmente, oggi, al termine dell’udienza generale. “Ho appreso con gioia – ha detto - la notizia dell'elezione del metropolita Kirill a nuovo patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Invoco su di lui - ha proseguito - la luce dello Spirito Santo, per un generoso servizio alla Chiesa ortodossa russa, affidandolo alla speciale protezione della Madre di Dio”.
 
Già il 6 dicembre dello scorso anno, Benedetto XVI esprimendo  “viva commozione” per la morte di Alessio II  assicurava “spirituale vicinanza” a tutta la Chiesa ortodossa moscovita. parlava di “comune impegno sul cammino della reciproca comprensione e collaborazione fra ortodossi e cattolici” e ricordava “gli sforzi che il defunto Patriarca ha profuso per la rinascita della Chiesa, dopo la dura oppressione ideologica, che ha causato il martirio di tanti testimoni della fede cristiana”.
 
Oggi, sempre dal Vaticano, il Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani saluta l'elezione di Kirill ricordando le “relazioni fraterne” avuto con lui “da molti anni” e gli incontri che l’allora metropolita responsabile delle relazioni esterne del Patriarcato ha avuto con Benedetto XVI “immediatamente dopo la sua elezione nell'aprile 2005 e poi nuovamente nei mesi di maggio 2006 e dicembre 2007”.
 
“Confidiamo - si legge in una nota del dicastero vaticano - di poter continuare il cammino comune di ravvicinamento che abbiamo iniziato”. “Non vogliamo certo - si legge ancora nel documento - perdere di vista le difficoltà che ancora permangono, ma siamo disposti e desiderosi a cooperare nel campo sociale e culturale per testimoniare i valori cristiani, senza tuttavia dimenticare che lo scopo ultimo del dialogo è la realizzazione del testamento di Gesù Cristo, nostro Signore, e cioé la piena comunione di tutti i suoi discepoli”. “Auspichiamo e preghiamo - conclude il comunicato - affinché Dio doni al nuovo Patriarca abbondanti benedizioni e lo guidi con il dono della fortezza e della sapienza”.
 
Alle “relazioni di fraterna comprensione” fa riferimento anche mons. Paolo Pezzi, arcivescovo dell'arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, nel messaggio inviato al nuovo patriarca. “Spero fermamente – scrive - che le relazioni di fraterna comprensione vicendevole, di fiducia e di collaborazione che si sono sviluppate fra le nostre Chiese negli ultimi anni del servizio del compianto Santissimo Patriarca Alessio II, possano avere un approfondimento e uno sviluppo ulteriore. Perché questo possa succedere – prosegue - da parte nostra, siamo disposti a fare tutto quello che dipende da noi”. “Prego – conclude mons. Pezzi - affinche' il servizio del nuovo Patriarca eletto, con l'aiuto della grazia divina, possa servire per il rafforzamento nei fedeli della loro fede e devozione e anche per il bene e lo sviluppo di tutto il popolo russo e il suo Stato”.
 
Una curiosità, infine. A dicembre 2007 Kirill aveva proposto di abolire le diocesi cattoliche esistenti in Russia, come primo passo per risolvere i problemi di rapporti della Santa Sede con il Patriarcato di Mosca. “Noi – aveva detto in proposito - non le riconosceremo mai e contesteremmo sempre la presenza di diocesi cattoliche normali nel territorio della Russia e consideriamo questo una sfida alla nostra comune idea, legata al principio territoriale delle amministrazioni ecclesiastiche”. E proprio in questi giorni, in un’intervista al quotidiano Trud, Kirill ha dichiarato che “il [futuro] patriarca e il papa non si incontreranno finché non vi saranno progressi sui temi che costituiscono problemi nelle nostre relazioni”.
 
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