30/04/2015, 00.00
VATICANO
Invia ad un amico

Papa: i due tratti dell’identità del cristiano; è in una storia di peccato e di grazia; serve, non si serve degli altri

“Il cristiano è uomo e donna di storia, perché non appartiene a se stesso, è inserito in un popolo, un popolo che cammina. Non si può pensare in un egoismo cristiano, no, questo non va”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – L’identità del cristiano è all’interno della storia, storia di “un popolo che cammina”, storia di peccato e di grazia ed è sempre una identità “di servizio”, servire gli altri, non servirsi degli altri. L’ha detto il Papa durante la messa celebrata stamattina a Casa santa Marta, delineando “due tratti dell’identità del cristiano”.

Innanzitutto, la storia. San Paolo, San Pietro e i primi discepoli “non annunziavano un Gesù senza storia: loro annunziavano Gesù nella storia del popolo, un popolo che Dio ha fatto camminare da secoli per arrivare” alla maturità, “alla pienezza dei tempi”. Dio entra nella storia e cammina col suo popolo:

“Il cristiano è uomo e donna di storia, perché non appartiene a se stesso, è inserito in un popolo, un popolo che cammina. Non si può pensare in un egoismo cristiano, no, questo non va. Il cristiano non è un uomo, una donna spirituale di laboratorio, è un uomo, è una donna spirituale inserita in un popolo, che ha una storia lunga e continua a camminare fino a che il Signore torni”.

E’ una “storia di grazia, ma anche storia di peccato”. “Quanti peccatori, quanti crimini. Anche oggi Paolo menziona il re Davide, santo, ma prima di diventare santo è stato un grande peccatore. Un grande peccatore. La nostra storia deve assumere santi e peccatori. E la mia storia personale, di ognuno, deve assumere il nostro peccato, il proprio peccato e la grazia del Signore che è con noi, accompagnandoci nel peccato per perdonare e accompagnandoci nella grazia. Non c’è identità cristiana senza storia”.

Il secondo tratto dell’identità cristiano è il servizio: “Gesù lava i piedi ai discepoli invitandoci a fare come lui: servire. “L’identità cristiana è il servizio, non l’egoismo. ‘Ma padre, tutti siamo egoisti’. Ah sì? E’ un peccato, è un’abitudine dalla quale dobbiamo staccarci. Chiedere perdono, che il Signore ci converta. Siamo chiamati al servizio. Essere cristiano non è un’apparenza o anche una condotta sociale, non è un po’ truccarsi l’anima, perché sia un po’ più bella. Essere cristiano è fare quello che ha fatto Gesù: servire”.

Il Papa, in conclusione ha invitato a chiedersi: “Nel mio cuore cosa faccio di più? Mi faccio servire dagli altri, mi servo degli altri, della comunità, della parrocchia, della mia famiglia, dei miei amici o servo, sono al servizio di?”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Poso, violenze anticristiane: estremisti incendiano una chiesa protestante
23/10/2012
Papa: La persecuzione, pane quotidiano della Chiesa
12/04/2016 13:24
Papa: Ogni giorno facciamo un esame di coscienza
28/02/2019 13:51
Papa: Le guerre, diluvio di oggi che cade sui poveri
19/02/2019 11:18
Papa: Tutti abbiamo durezze nel cuore, ma Dio dà sempre la grazia di rialzarsi
15/04/2016 13:17


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”