15/04/2009, 00.00
VATICANO
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Papa: la Risurrezione, un fatto storico che cambia la realtà del mondo e di ognuno

All’udienza generale auguri a Benedetto XVI che domani compie 82 anni e che il 19 festeggia l’inizio del pontificato. La verità della Pasqua è “l’annuncio che generazioni di uomini e donne nel corso dei secoli hanno accolto e testimoniato, non di rado a prezzo del proprio sangue”.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Il “buon compleanno” rivolto a Benedetto XVI, in tutte le lingue delle 25mila persone presenti in piazza San Pietro per l’udienza generale (inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, croato e italiano) ha segnato l’odierno incontro del Papa con i fedeli, svoltosi alla vigilia del suo 82mo compleanno (è nato in Germania a Marktl am Inn, il 16 aprile del 1927, Sabato santo) ed anche dell’inizio (il 19) del suo pontificato. Cori anche accompagnati dalla musica di alcune bande presenti, ai quali Benedetto XVI ha risposto sorridendo.
 
Ai presenti, il Papa ha parlato della “novità sconvolgente” della Pasqua, del “gaudio spirituale che nessuna sofferenza e pena possono cancellare”, perché fondato sulla “certezza che Cristo con la sua risurrezione ha definitivamente trionfato sulla morte e sul male”. Essi generano un “clima festoso che dura 50 giorni, fino alla Pentecoste, anzi il mistero della Pasqua abbraccia tutta la nostra esistenza”, è “così importante che la Chiesa non cessa di proclamarla, ogni domenica, Pasqua settimanale del popolo di Dio”.
 
La risurrezione, ha sottolineato Benedetto XI, è “un evento reale, storico, attestato da molti autorevoli testimoni, e lo ribadiamo con forza perché anche in questi nostri tempi non manca chi cerca di negarne la storicità, riducendo il racconto evangelico a un mito e diffondendo vecchie e consumate teorie, come nuove e scientifiche”.
 
La verità della risurrezione non è, comunque “un semplice ritorno alla vita precedente, come è stato per esempio per Lazzaro, ma il passaggio a una dimensione di vita profondamente nuova, che coinvolge in una nuova dimensione tutta la famiglia umana”, “illumina l’intero nostro pellegrinaggio terreno, compreso l’enigma umano del dolore e della morte”. E’ “il nucleo centrale del nostro credo”. Essa “coinvolge la storia universale”, “ha dato una nuova dimensione a questo mondo, ha cambiato l’esistenza dei testimoni oculari”, è “l’annuncio che generazioni di uomini e donne nel corso dei secoli hanno accolto e testimoniato, non di rado a prezzo del proprio sangue”.
 
La Risurrezione, infine, “è un avvenimento che porta in sé un logos, una logica: testimonia che la Parola di Dio si è fatta fino in fondo carne”. “Lasciamoci illuminare - ha concluso - dallo splendore del Signore risorto. E come san Paolo che incontrò il Divino maestro in un modo straordinario sulla via di Damasco, non possiamo tenere solo per noi questa verità che cambia la vita di tutti: dobbiamo essere testimoni dell'amore divino”.
 
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