14/12/2017, 13.45
VATICANO
Invia ad un amico

Papa: la diversità di culture e religioni siano un bene per la società globalizzata

Francesco ha ricevuto un gruppo di ambasciatori, tra i quali i rappresentanti di India, Yemen e Azerbaijan. “Le forze centrifughe che vorrebbero dividere i popoli non sono da ricercarsi nelle loro differenze, ma nel fallimento nello stabilire un percorso di dialogo e di comprensione come il più efficace mezzo di risposta a tali sfide”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Le differenze culturali e religiose esistenti nel mondo hanno un “ruolo positivo e costruttivo” nella comunità internazionale, in una prospettiva di dialogo. Francesco ha ribadito questa sua profonda convinzione nel discorso che ha rivolto agli ambasciatori di India, Yemen, Azerbaijan, Nuova Zelanda, Swaziland, Ciad, Liechtenstein, ricevuti per la presentazione delle lettere credenziali.

“La comunità internazionale – ha sostenuto - affronta una serie di complesse minacce alla sostenibilità ambientale e nei confronti dell’ecologia sociale e umana dell’intero pianeta, come le minacce alla pace e alla concordia derivanti da ideologie fondamentaliste violente e dai conflitti regionali, che spesso appaiono sotto le spoglie di opposti interessi e valori. Tuttavia, è importante ricordare che la diversità della famiglia umana non è di per sé una causa di queste sfide alla coesistenza pacifica. Davvero le forze centrifughe che vorrebbero dividere i popoli non sono da ricercarsi nelle loro differenze, ma nel fallimento nello stabilire un percorso di dialogo e di comprensione come il più efficace mezzo di risposta a tali sfide”.

Il Papa ha poi sottolineato il valore che, in tale prospettiva, ha il dialogo. A esso spetta un “ruolo-chiave” nel “permettere alla diversità di essere vissuta in modo autentico e nel reciproco vantaggio per la nostra società sempre più globalizzata. Una comunicazione rispettosa conduce alla cooperazione, specialmente nel favorire la riconciliazione dove essa è più necessaria. Questa cooperazione a sua volta è d’aiuto a quella solidarietà che è la condizione per la crescita della giustizia e per il dovuto rispetto della dignità, dei diritti e delle aspirazioni di tutti. L’impegno per il dialogo e la cooperazione dev’essere il segno distintivo di ogni istituzione della comunità internazionale, come di ogni istituzione nazionale e locale, dal momento che tutte sono incaricate della ricerca del bene comune.

“La promozione del dialogo, della riconciliazione e della cooperazione non possono essere date per scontate. La delicata arte della diplomazia e l’arduo lavoro della costruzione di una nazione devono essere sempre nuovamente imparate da ogni nuova generazione. Noi condividiamo la responsabilità collettiva di educare i giovani all’importanza di questi principi che sorreggono l’ordine sociale. Trasmettere questa preziosa eredità ai nostri figli e nipoti, non solo assicurerà un pacifico e prospero futuro, ma soddisferà anche le esigenze della giustizia intergenerazionale e di quello sviluppo umano integrale a cui ha diritto ogni uomo, donna e bambino”.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa: essenziale rispettare la pari dignità di ogni uomo per risolvere crisi e tensioni
13/12/2018 12:21
Papa: ebrei, cristiani e musulmani lavorino insieme per il bene dell'umanità
16/03/2006
Papa: dignità della persona, pace e sviluppo temi per il dialogo tra fedi
09/12/2008
Mons. Lajolo: il papa contro la violenza religiosa e l'emarginazione di Dio nell'occidente
28/09/2006
Papa: Migranti, è urgente simpatia e dialogo fra culture
16/01/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”