11/04/2019, 13.30
VATICANO
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Papa: la tratta è una mercificazione dell’altro, un atto contro il progetto di Dio

“La tratta, infatti, deturpa l’umanità della vittima, offendendo la sua libertà e dignità. Ma, al tempo stesso, essa disumanizza chi la compie, negandogli l’accesso alla ‘vita in abbondanza’”. Le azioni che puntano a “restaurare e promuovere” la nostra umanità e quella degli altri sono in linea con la missione della Chiesa.

Città del Vaticano (AsiaNews) – La tratta di essere umani è una “mercificazione dell’altro”, un atto contro il progetto di Dio sull’uomo e quindi “un crimine contro l’umanità”. Di conseguenza, le azioni che la contrastano per restaurare la dignità delle persone fanno parte della missione della Chiesa. Si è sviluppato su tali linee il discorso che papa Francesco ha rivolto oggi ai partecipanti alla conferenza internazionale sulla tratta di persone, organizzata dalla Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Sulla tratta di persone, ha osservato Francesco, “si è fatto e si sta facendo molto, ma molto rimane ancora da fare”, perché essa costituisce una “piaga profonda nell’umanità di chi la subisce e di chi la attua”. “La tratta, infatti, deturpa l’umanità della vittima, offendendo la sua libertà e dignità. Ma, al tempo stesso, essa disumanizza chi la compie, negandogli l’accesso alla ‘vita in abbondanza’. La tratta, infine, danneggia gravemente l’umanità nel suo insieme, lacerando la famiglia umana e anche il Corpo di Cristo”.

Essa, ha evidenziato Francesco, è una “mercificazione dell’altro” che nelle vittime viola in modo “ingiustificabile” le dimensioni “costitutive” dell’essere umano “voluto e creato da Dio”: la libertà e la dignità. “Per questo essa è da ritenersi un crimine contro l’umanità. La medesima gravità, per analogia, dev’essere imputata a tutti i vilipendi della libertà e dignità di ogni essere umano, sia questi un connazionale o uno straniero” ed è frutto di “atteggiamenti che tendono a considerare gli altri in una prospettiva meramente utilitaristica, attribuendo ad essi un valore secondo criteri di convenienza e vantaggio personale”. “Tra le manifestazioni più drammatiche di questa mercificazione va annoverata la tratta di persone. Essa, nelle sue molteplici forme, costituisce una ferita «nel corpo dell’umanità contemporanea»”.

Per questo le azioni che puntano a “restaurare e promuovere” la nostra umanità e quella degli altri sono in linea con la missione della Chiesa. “Tale valenza missionaria è evidente nella lotta contro ogni forma di tratta e nell’impegno proteso verso il riscatto dei sopravvissuti; una lotta e un impegno che hanno effetti benefici anche sulla nostra stessa umanità, aprendoci la strada verso la pienezza della vita, fine ultimo della nostra esistenza”.

Francesco ha poi sottolineato l’impegno che molte Chiese locali hanno “generosamente assunto” in tale ambito pastorale, con numerose iniziative che le vedono “in prima linea” per “prevenire la tratta, proteggere i sopravvissuti e perseguire i colpevoli”. “Sento di dover esprimere un particolare ringraziamento alle tante congregazioni religiose che hanno operato – e continuano a operare, anche in rete tra loro – come ‘avanguardie’ dell’azione missionaria della Chiesa contro ogni forma di tratta”. Di fronte a un fenomeno “tanto complesso quanto oscuro” come la tratta di persone, è essenziale assicurare il coordinamento delle diverse iniziative pastorali, a livello locale e internazionale. “Gli uffici preposti delle Chiese locali, le congregazioni religiose e le organizzazioni cattoliche sono chiamati a condividere esperienze e conoscenze e ad unire le forze, le loro forze, in un’azione sinergica che interessi i Paesi di origine, transito e destinazione delle persone oggetto di tratta. Per rendere più adeguata ed efficace la sua azione, la Chiesa deve sapersi avvalere dell’aiuto di altri attori politici e sociali. La stipulazione di collaborazioni strutturate con istituzioni e altre organizzazioni della società civile sarà garanzia di risultati più incisivi e duraturi”

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