06/01/2020, 12.28
VATICANO
Invia ad un amico

Papa: ogni esperienza di incontro con Gesù ci induce a intraprendere vie diverse

“Siamo noi a dover cambiare, a trasformare il nostro modo di vivere pur nell’ambiente di sempre, a modificare i criteri di giudizio sulla realtà che ci circonda. Ecco la differenza tra il vero Dio e gli idoli traditori, come il denaro, il potere, il successo…; tra Dio e quanti promettono di darti questi idoli, come i maghi, i cartomanti, i fattucchieri”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – L’incontro con Gesù cambia la nostra vita, “perché da Lui proviene una forza buona che risana il cuore e ci distacca dal male”. E come i magi, dopo aver adorato il Bambino, tornarono al loro paese “per altra strada”, “ogni esperienza di incontro con Gesù ci induce ad intraprendere vie diverse”. I mutamenti che suscita “l’esperienza di Dio”, nel ricordo di quanto accadde ai Magi, sono stati al centro della riflessione che papa Francesco ha proposto alle 40mila persone presenti in piazza san Pietro per la recita dell’Angelus.

Francesco ha sottolineato come, dopo aver adorato il Bambino e offerto i loro doni, i Magi “si rimettono in cammino senza indugio per tornare nella loro terra. Ma quell’incontro li ha cambiati. L’ incontro con Gesù non trattiene i Magi, anzi, infonde in loro una nuova spinta per ritornare al loro paese, per raccontare ciò che hanno visto e la gioia che hanno provato. In questo c’è una dimostrazione dello stile di Dio, del suo modo di manifestarsi nella storia. L’esperienza di Dio non ci blocca, ma ci libera; non ci imprigiona, ma ci rimette in cammino, ci riconsegna ai luoghi consueti della nostra esistenza. I luoghi sono gli stessi, ma noi, dopo l’incontro con Gesù, non siamo quelli di prima. L’incontro con Gesù ci cambia”.

“Ogni esperienza di incontro con Gesù ci induce ad intraprendere vie diverse, perché da Lui proviene una forza buona che risana il cuore e ci distacca dal male. C’è una dinamica sapiente tra continuità e novità: si ritorna ‘al proprio paese’, ma ‘per un’altra via’. Questo indica che siamo noi a dover cambiare, a trasformare il nostro modo di vivere pur nell’ambiente di sempre, a modificare i criteri di giudizio sulla realtà che ci circonda. Ecco la differenza tra il vero Dio e gli idoli traditori, come il denaro, il potere, il successo…; tra Dio e quanti promettono di darti questi idoli, come i maghi, i cartomanti, i fattucchieri. Non vanno. La differenza è che gli idoli ci legano, ci fanno idoli-dipendenti a sé e noi ci impossessiamo di loro. Il vero Dio non ci trattiene né si lascia trattenere da noi: ci apre vie di novità e di libertà. I Magi non sapranno più nulla di quel Re nato a Betlemme, ma porteranno sempre nel cuore la novità e i frutti che l’incontro con Lui ha prodotto nella loro esistenza. Se incontri Gesù devi tornare a un’altra via”.

Dopo la recita della preghiera mariana, il Papa ha rivolto “un pensiero particolare ai fratelli delle Chiese Orientali, cattoliche e ortodosse, molti dei quali celebrano domani il Natale del Signore. Per essi e per le loro comunità auguriamo la luce e la pace di Cristo Salvatore”.

Un “saluto speciale”, infine alle manifestazioni storico-folcloristiche, ispirate alle tradizioni dell’Epifania che si svolgono in Italia e Polonia a “alle tante belle espressioni popolari legate alla festa di oggi – penso alla Spagna, all’America Latina, alla Germania”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Colombo, il Natale per ‘cambiare vita e condividere’
28/12/2017 14:17
Papa: avere il coraggio di seguire Gesù “paziente”, andato da solo verso la croce
03/10/2017 10:41
Papa: cristianesimo è l’incontro con Gesù, non esiste un cristianesimo ‘a distanza’
18/04/2021 12:56
Papa: giovani di Medjugorie, Maria vi mostra ‘un altro modo di vivere’, senza relativismo
03/08/2020 11:14
Papa: chiediamoci come vorrei che il Signore mi trovasse quando mi chiamerà
27/11/2018 12:05


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”