22/05/2007, 00.00
VATICANO - TIMOR EST
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Papa: per Timor Est, rispetto dei diritti umani e democrazia

Nel ricevere il nuovo ambasciatore del giovane Stato a maggioranza cattolica, Benedetto XVI loda la “maturità civica” dimostrata dai timoresi nelle recenti elezioni presidenziali, invita i politici al ripristino di ordine sociale e Stato di diritto e alla Chiesa chiede di continuare nell’evangelizzazione e promozione di valori morali tra i responsabili politici, economici e finanziari.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Apprezzamento per la “maturità civica” del popolo di Timor Est, che da poco ha scelto il suo nuovo presidente, un invito alle autorità politiche perchè “si impegnino nel processo democratico nel ripristino dell’ordine pubblico”, la garanzia che l’attenzione ai diritti umani sarà un’espressione dell’affetto per il giovane Paese asiatico a maggioranza cattolica. Sono i contenuti del discorso di Benedetto XVI a Justino Maria Aparício Guterres, primo ambasciatore di Timor Est presso la Santa Sede. Il Papa ha ricevuto ieri in udienza il diplomatico in occasione della presentazione delle lettere credenziali.
 
“L’enorme affluenza alle urne per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica – ha detto il Papa – dimostra la grande maturità civica del popolo di Timor, ma anche la speranza di costruire uno Stato di diritto democratico”. “Ai nuovi rappresentanti e servitori di questo popolo che già soffrì molto - ha continuato - chiedo che non illudano tale speranza, ma si impegnino in una progressiva democratizzazione della società, tentando di aumentare la partecipazione di tutti i gruppi in un ordine di vita pubblica che sia rappresentativa e giuridicamente tutelata”.
 
Per non incorrere nuovamente nei disordini e nelle crisi che ad intermittenza continuano a verificarsi dall’indipendenza del Paese (2002) Benedetto XVI ha rivolto un appello a governo e opposizione, perché “trovino vie di dialogo e di collaborazione evitando la tentazione di abbandonarsi al confronto con l’avversario politico”.
 
Nel discorso, Benedetto XVI sottolinea l’attenzione che la “la Santa Sede dedica alla dignità e promozione delle persone e dei popoli”. “Alla Chiesa - spiega - spetta non tanto proporre programmi operativi concreti, ma soprattutto illuminare la coscienza morale dei responsabili politici, economici e finanziari. Per questo essa propone il principio di solidarietà come fondamento di una vera comunione e partecipazione dei beni tanto nazionale quanto internazionale”. Nell’esprimere il suo “profondo affetto” per questa nazione, il Papa ha voluto informare il capo di Stato Xanana Gusmao del suo personale “riconoscimento”.
 
Dopo 25 anni di occupazione indonesiana Timor est si è resa indipendente nel 2002. Su una popolazione di oltre un milione di persone il 98 per cento è cattolico.
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