26/09/2013, 00.00
VATICANO
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Papa: per conoscere Gesù il catechismo non basta, servono cuore, preghiera, dialogo con Lui

Durante la messa celebrata stamattina, Francesco dice che "Bisogna "andare, percorrere le sue strade, camminando". E' necessario "conoscere Gesù col linguaggio dell'azione". Ieri concelebrando con i vescovi maroniti, ha raccomandato la preghiera per il Medio Oriente.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Per conoscere Gesù non basta il catechismo, la biblioteca: non si può conoscerlo "in prima classe", ma facendosi coinvolgere, servono cuore, preghiera e dialogo con Lui, "bisogna "andare, percorrere le sue strade, camminando". E' necessario  "conoscere Gesù col linguaggio dell'azione".

Sono le considerazioni espressa stamattina da papa Francesco che, nella messa celebrata stamattina a Casa santa Marta ha commentato la domanda che Erode si pone su Gesù: "chi è costui?",

Pregare per la pace in Medio Oriente era stata invece, come riferisce oggi la Radio Vaticana, la raccomandazione espressa dal Papa nella messa concelebrata ieri con i cardinali Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, e Béchara Boutros Raï, patriarca di Antiochia dei Maroniti, insieme a un gruppo di vescovi maroniti venuti dal Libano, dalla Siria, dalla Terra Santa e da diversi altri Paesi di ogni continente.

È la preghiera sempre e comunque, aveva affermato, la strada che dobbiamo percorrere per affrontare i momenti difficili, come le prove più drammatiche e il buio che talora ci avvolge in situazioni imprevedibili. Da parte sua, il cardinale Bechara Raï aveva ringraziato il "che ci sostiene nel nostro cammino spesso spinoso" e in particolare per il forte impulso che ha dato alla ricerca della pace: «La sua preghiera e esortazione per la pace in Siria e nel Medio Oriente ha seminato speranza e conforto".

Tornando a oggi, Francesco ha osservato che l'interrogativo di Erode in realtà se lo pongono tutti coloro che incontrano Gesù. E' una domanda, ha affermato, "che si può fare per curiosità" o si "può fare per sicurezza". E osserva che, leggendo il Vangelo, vediamo che "alcuni incominciano a sentire paura di questo uomo, perché li può portare a un conflitto politico con i romani". "Ma chi è questo che fa tanti problemi?", ci si chiede. Perché "Gesù fa problemi":

"Non si può conoscere Gesù senza averi problemi. E io oserò dire: 'Ma se tu vuoi avere un problema, vai per la strada di conoscere Gesù. Non uno, tanti ne avrai!'. Ma è la strada per conoscere Gesù! Non si può conoscere Gesù in prima classe! Gesù si conosce nell'andare quotidiano di tutti i giorni. Non si può conoscere Gesù nella tranquillità, neppure nella biblioteca... Conoscere Gesù!".

Certo, ha aggiunto, "si può conoscere Gesù nel Catechismo", perché "il catechismo ci insegna tante cose su Gesù". E "dobbiamo studiarlo, dobbiamo impararlo".

"Ma non è sufficiente conoscerlo con la mente: è un passo. Ma Gesù è necessario conoscerlo nel dialogo con Lui, parlando con Lui, nella preghiera, in ginocchio. Se tu non preghi, se tu non parli con Gesù, non lo conosci. Tu sai cose di Gesù, ma non vai con quella conoscenza che ti dà il cuore nella preghiera. Conoscere Gesù con la mente, lo studio del Catechismo; conoscere Gesù col cuore, nella preghiera, nel dialogo con Lui. Questo ci aiuta abbastanza, ma non è sufficiente... C'è una terza strada per conoscere Gesù: è la sequela. Andare con Lui, camminare con Lui". Bisogna "andare, percorrere le sue strade, camminando". E' necessario  "conoscere Gesù col linguaggio dell'azione". Ecco allora come si può conoscere davvero Gesù con questi "tre linguaggi - della mente, del cuore e dell'azione". Se dunque "io conosco Gesù così mi coinvolgo con Lui. Non si può conoscere Gesù senza coinvolgersi con Lui, senza scommettere la vita per Lui".

"Quando tanta gente - anche noi - si fa questa domanda 'Ma chi è questo?', la Parola di Dio ci risponde: 'Tu vuoi conoscere chi sia questo? Leggi quello che la Chiesa ti dice di Lui, parla con Lui nella preghiera e cammina sulla sua strada con Lui. Così, tu conoscerai chi è quest'uomo'. Questa è la strada! Ognuno deve fare la sua scelta!".

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