16/07/2015, 00.00
INDONESIA
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Papua: il clima cambia all'improvviso e uccide 11 persone, a rischio le scorte alimentari

di Mathias Hariyadi
Interessati il distretto di Lanny Jaya e altre aree della provincia orientale indonesiana. Nella notte le temperature (in media oltre i 35 gradi) precipitano allo zero e dal cielo piovono cubetti di ghiaccio. Il freddo uccide anche animali e verdure. Timori per la sopravvivenza della popolazione locale.

Jakarta (AsiaNews) - Sono almeno 11 le persone morte sinora per una ondata di freddo notturna - e anomala, per la zona e la stagione - che si registra in questi giorni nel distretto di Lanny Jaya, nella provincia di Papua, la più orientale dell’arcipelago indonesiano. Fonti locali parlano di “cambiamento climatico” improvviso, che si manifesta col rapido abbassamento delle temperature nelle ore notturne e la formazione di cubetti di ghiaccio che piovono dal cielo. Il fenomeno ha riguardato almeno 11 villaggi della zona di West Wano, dove si sono registrate le vittime. 

A livello climatico, in Indonesia - arcipelago che si estende lungo i tropici - vi sono solo due stagioni che si alternano nel corso dell’anno: quella delle piogge, fra novembre e aprile, e quella secca fra maggio e ottobre. In questo periodo si dovrebbero registrare temperature estive e precipitazioni ridotte; tuttavia, un fenomeno particolare - legato secondo gli esperti ai cambiamenti climatici - si sta registrando con crescente frequenza in alcuni villaggi di Papua. 

All’improvviso, nelle ore notturne le temperature precipitano attorno allo zero e dal cielo piovono cubetti di ghiaccio di varie dimensioni. Una situazione anomala e che coglie di sorpresa abitanti e animali, anche in considerazione delle temperature giornaliere che si aggirano fra i 33 e i 40 gradi centigradi. 

Questa ondata notturna anomala ha causato anche una crisi alimentare nella zona, perché il freddo ha portato alla morte di molti animali domestici (maiali, polli) e al congelamento di verdura e frutta nei campi, ormai inutilizzabile. 

Christian Siholait, funzionario del distretto di Lanny Jaya, sottolinea che questo “cambiamento climatico” si è registrato anche in altre zone come Kuyawage e Gowa Baliem, dove vi sono almeno 15 villaggi di nativi. “Dalle nostre informazioni - spiega - vi sono almeno 26 villaggi, in tre distretti isolati, che necessitano di aiuti alimentari con estrema urgenza”. La popolazione locale è a rischio sopravvivenza se non si interviene con tempestività. 

Egli auspica un intervento con velivoli ultraleggeri, in grado di distribuire cibo e bevande con rapidità ed efficienza. “Il prezzo per affittarli è di 3mila dollari - aggiunge Siholait - mentre a piedi ci vogliono settimane per raggiungere tutte le zone interessate”. Nel solo distretto di Lanny Jaya vi sono 400 famiglie colpite dal fenomeno, ma in tutta l’area sono almeno 1200 nuclei a rischio fame e vittime di questo improvviso cambiamento climatico. 

Nelle ultime settimane anche in Indonesia si è aperto un dibattito, in particolare all’interno della comunità cristiana, sul tema dei cambiamenti climatici. Una riflessione favorita dalla pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco “Laudato sì”, in cui emerge con chiarezza che il problema ambientale è una “questione globale” e non una “preoccupazione secondaria”.

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