07/09/2004, 00.00
RUSSIA
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Parenti dei leader ceceni: "Basta con il terrorismo. Punite gli autori del massacro"

Mosca (AsiaNews) – I fatti di Beslan stanno provocando reazioni inedite e inaspettate in Cecenia. La popolazione - che finora aveva appoggiato ogni azione dei terroristi - ora li condanna senza appello. I familiari dei separatisti, inclusi leader della resistenza anti-russa - Maskhadov, Basayev, Umarov, sospettati di aver architettato questo attacco terroristico - hanno condannato in maniera pubblica l'operato dei loro congiunti.

I cugini dell'ex presidente ceceno Aslan Maskhadov – Pamzan e Ruslan – lo hanno invitato a fermare il terrorismo. "In Cecenia oggi la vita si è normalizzata, è possibile lavorare e prendere uno stipendio. Perciò non ci sono i motivi per il terrorismo: esso non ha nessuna giustificazione". I due fratelli hanno invitato Mashkadov a interrompere in modo definitivo le sue attività e a bloccare le sue bande "che hanno ucciso centinaia di bambini innocenti". Pamzan e Ruslan hanno chiesto il perdono al popolo osseto.

Zholzan Abdulkadyrova, sorella di Maskhadov, ha chiesto al fratello di fermare i crimini contro cittadini inermi. Durante il primo giorno della crisi di Beslan la Abdulkadyrova si era offerta in cambio dei bambini presi in ostaggio. "I ceceni non vogliono essere nemici né degli osseti né degli inguscezi né dei russi" ha detto.

Junus Kurazov, vice mufti della regione di Vedensky, marito della cugina di Shamil Basayev, ha manifestato la sua solidarietà al popolo osseto. "Quei banditi che hanno ucciso i bambini sono terroristi e devono essere puniti. Queste persone non riceveranno alcun perdono per i loro peccati. Solo Allah il Misericordioso, potrà farlo" E ha aggiunto: "Il terrorismo non ha colore etnico o religioso. Chiunque essi siano, non importa di quale nazionalità, etnia o religione, devono essere puniti". Nella sua moschea di Vedensky, Kurazov ha guidato venerdì la preghiera per i bambini uccisi e per il popolo osseto. "Gli osseti devono aiutare i ceceni; in questi giorni così duri i ceceni pregheranno e appoggeranno gli osseti".

Umar Gudaev, suocero di Basayev, e Nasir Sideev, marito della zia di Basayev, si sono schierati dalla parte del mufti Kurazov. "I terroristi hanno superato ogni limite di crudeltà e bestialità, hanno usato le armi contro bambini e donne indifese" hanno detto. Le azioni dei terroristi sono state condannate anche dai parenti di Doku Umarov, sospettato di aver partecipato all'attacco a Beslan.

Nonostante la sincera reazione dei parenti dei terroristi, un certo numero di cittadini ceceni, guidati da rabbia e risentimento, hanno organizzato alcune azioni di punizione contro di loro perché familiari degli autori dei crimini di Beslan: "Le loro vite sono in pericolo" ha affermato Ilya Shaballkin, capo dell'antiterrorismo russo nel Caucaso del Nord. "Abbiamo informazioni che gruppi spontanei di cittadini intendono andare nelle zone dove vivono i parenti dei leader ceceni per ucciderli. Comunque, grazie ad azioni precauzionali delle nostre truppe, li abbiamo messi sotto protezione per salvarli da queste punizioni" ha detto il funzionario.

Molti ceceni si sono uniti nella condanna dell'attacco di Beslan. Nei giorni scorsi in Cecenia si sono tenute manifestazioni di protesta contro le azioni dei terroristi e di condanna del massacro: la morte di persone innocenti è percepita con dolore e ansietà. Un manifestante ha dichiarato: "Noi ceceni sentiamo vicino quanto accaduto a Beslan. Siamo pronti ad aiutare chi è stato colpito dai terroristi". (AF)
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