17/11/2015, 00.00
CINA
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Pechino, il Partito celebra il riformista Hu Yaobang. Ma non lo riabilita

L’ex Segretario ha riabilitato milioni di persone cadute nelle campagne volute da Mao Zedong, ha aperto la Cina al mondo e ha preparato la transizione dall’economia statalista a quella di mercato. Accusato di aver “tollerato la liberalizzazione borghese”, è stato purgato: alla sua morte, nel 1989, sono scoppiati i moti di Tiananmen. A cento anni dalla sua nascita il Pcc pronto a commemorarlo “per sfruttare la sua buona immagine”.

Pechino (AsiaNews) – Il Partito comunista cinese renderà omaggio all’ex leader liberale Hu Yaobang, la cui morte scatenò le proteste di piazza Tiananmen, in occasione del centenario della sua nascita. Delle celebrazioni ufficiali non si hanno ancora particolari, ma secondo diversi accademici non cambierà comunque il verdetto ufficiale che nel 1987 lo ha purgato per i “gravi errori commessi nel tollerare la liberalizzazione borghese”.

Il figlio Hu Dehua spiega che le attività in memoria dell’ex Segretario si terranno nella sua casa natale a Liuyang, nell’Henan, e che per il 20 novembre si attende una cerimonia formale a Pechino. Hu non ha voluto dire quali funzionari comunisti parteciperanno a questa seconda commemorazione. Nel 2005, per i 90 anni dalla nascita, erano presenti l’allora primo ministro Wen Jiabao e il vice presidente Zeng Qinghong.

Nato il 20 novembre 1915 da una povera famiglia di contadini, Hu partecipa alla Lunga marcia con Mao Zedong. Ma a differenza del Grande Timoniere viene ritenuto largo di vedute e tollerante, tanto che dopo la morte del presidente si impegna per riabilitare le vittime della persecuzione politica (campagne contro la destra nel 1957; la Rivoluzione culturale nel 1966-1976).

Fra i suoi "riabilitati" vi è perfino Deng Xiaoping. Dopo che questi prende il potere nel 1978, Hu - insieme a Zhao Ziyang e a Xi Zhongxun (padre dell’attuale presidente Xi Jinping) - prepara il terreno per le riforme economiche che avrebbero trasformato la Cina da uno Stato ad economia stalinista e statalista a uno basato sull’economia di mercato. Dal 1981 al 1987 è Segretario del partito e lavora per le aperture e la modernizzazione. Fra le sue proposte più avanzate vi è quella di distinguere lo Stato dal Partito e il Partito dall'imprenditoria. Grazie a lui i cinesi hanno potuto cominciare a comunicare con più libertà con il resto del mondo.

Ma i conservatori, accusandolo di "inquinare" le menti del popolo, lo costringono alle dimissioni dalla segreteria nel 1987. La sua morte, il 15 aprile del 1989, raduna milioni di persone da cui poi nasce il movimento democratico soffocato con il massacro di Tiananmen.

Proprio questo nesso fra la sua morte e il massacro di Tiananmen ha fatto scendere il silenzio sulla sua memoria. Verrà riabilitato solo nel 2005 in occasione del 90mo anniversario della sua nascita. Il primo articolo ufficiale a suo favore risale al 2010 sul Quotidiano del Popolo. L'attuale leader Xi Jinping, pur avendo più volte espresso opinioni favorevoli su Hu, dal giorno della sua conferma alla guida della "Quinta generazione" ha smesso di parlarne, così come ha smesso di parlare di riforme.

In occasione del centenario sono riapparsi articoli sul leader riformista. Hu Zhizhi, suo pronipote, ha scritto sul China Youth Daily un lungo commento sull’eredità di Hu Yaobang, poi ripreso dal sito ufficiale del Partito comunista. Anche il quotidiano ufficiale del Pcc, il Quotidiano del Popolo, ha pubblicato estratti dal libro della figlia che raccontano la campagna anti-corruzione degli anni Ottanta.

Tuttavia, gli accademici sono sicuri che questa celebrazione non cambierà il verdetto ufficiale del governo. Chen Daoyin, docente dalla Shanghai University of Political Science and Law, spiega che l’azione di Hu Yaobang ha ridato a milioni di persone fiducia nel Partito: “Con queste commemorazioni il governo vuole trarre un profitto dalla sua popolarità e dalla sua buona immagine. Ha giocato un ruolo cruciale dopo i disastri di Mao. Ma la sua reputazione non sarà riabilitata”. 

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