02/10/2007, 00.00
CINA
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Pechino “disgustosa” fa fuggire gli atleti olimpici

Il grave inquinamento atmosferico e il caldo previsto per agosto, inducono due campioni olimpici a competere solo in una gara di corsa, anziché in più gare. Intanto gli atleti discutono come “affrontare” l’aria che i pechinesi respirano ogni giorno. I disabili e il presidente Hu.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Pechino “è un miscuglio di tempo atmosferico disgustoso e aria inquinata” e due campioni delle Olimpiadi di Atene 2004 annunciano che diserteranno alcune gare. L’etiope Kenenisa Bekele ad Atene ha vinto i 10mila metri ed è giunto secondo nei 5mila, ha il record del mondo in entrambe le specialità, ha vinto i campionati del mondo dei 10mila metri ad Osaka ad agosto, ma dice che a Pechino gareggerà “solo per una disciplina”. Da Shanghai, dove il 28 settembre ha partecipato al Grand Golden Prix nella gara dei 1.500 metri, spiega che lo ha deciso “soprattutto per le condizioni di Pechino”. E’ d’accordo con lui la compatriota Meseret Defar, medaglia d’oro olimpica nei 5mila metri donne, che pensava di partecipare anche alla gara dei 10mila. Ma ora dice che correrà solo i 5mila e che dovrà “cambiare in modo radicale gli allenamenti e le abitudini per prepararsi meglio per la difficile situazione prevista a Pechino”.

L’elevato inquinamento atmosferico di Pechino, insieme al caldo previsto ad agosto, preoccupano gli atleti, specie per le gare di resistenza. Al punto che Jacques Rogge, presidente del Comitato olimpico internazionale, ha già proposto di rinviare queste gare se il giorno della competizione le condizioni atmosferiche fossero “insopportabili”.

Gli esperti sono divisi tra chi ritiene preferibile stare un lungo periodo a Pechino per abituarsi alla situazione e chi arriverà all’ultimo momento “per non correre rischi”. Di sicuro, Bekele e Defar dicono che non verranno presto a Pechino.

Intanto sono iniziate oggi a Shanghai le Olimpiadi speciali per disabili mentali. In Cina almeno 13 milioni di persone hanno handicap mentali, ma per loro è difficile inserirsi in una società competitiva, mentre non pochi sono presto abbandonati dai genitori sempre più orientati al mito del figlio-unico perfetto. Ieri mattina il presidente Hu Jintao, visitando a Shanghai un centro di educazione per i disabili mentali, ha richiamato l’intera società a dare “più attenzione ai disabili” fisici e mentali.

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