15/04/2013, 00.00
TIBET – CINA
Invia ad un amico

Pechino arresta 21 tibetani: protestavano contro la demolizione delle loro case

Forze di sicurezza e autorità cinesi hanno espropriato i terreni e spianato abitazioni e tende a Kyegudo (provincia del Qinghai). Nella zona il 14 aprile 2010 un forte terremoto ha provocato migliaia di vittime e la distruzione di centinaia di case.

Dharamshala (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità cinesi hanno arrestato 21 tibetani, che ieri protestavano contro la demolizione forzata delle loro case a Kyegudo (provincia del Qinghai, Tibet orientale). Lo riferisce il Phayul, il quotidiano del governo tibetano in esilio, citando fonti locali. Sei di loro sono rimasti feriti in modo grave negli scontri con la polizia cinese.

"Il conflitto - riferiscono alcune fonti locali - è esploso quando alcuni residenti tibetani hanno protestato contro funzionari cinesi per la demolizione. I poliziotti hanno spianato case e tende appena costruite e picchiato chiunque tentasse di resistere alla demolizione". I funzionari cinesi hanno motivato l'esproprio e la demolizione dichiarando che gli occupanti non erano registrati in modo legale.

Il fatto è avvenuto nell'anniversario di un devastante terremoto che nel 2010 ha colpito l'altopiano tibetano di Qinghai. Nel sisma morirono migliaia di persone, e case e proprietà andarono distrutte. Da allora, il processo di ricostruzione è stato molto lento e vittima di nepotismi e ritardi architettati ad hoc da Pechino. 

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Lhasa, chiede giustizia dopo il terremoto: arrestato
05/05/2010
Qinghai, crescono le vittime e il Dalai Lama chiede di visitarle
19/04/2010
Tibet, un’altra auto-immolazione. E gli studenti scendono in piazza contro Pechino
29/11/2012
Arresto sistematico di scrittori e intellettuali tibetani
28/04/2010
Cacciato l’avvocato perché “non serve”: monaco condannato all’ergastolo
21/07/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”