27/06/2018, 12.30
CINA-ASIA
Invia ad un amico

Pechino guarda all’Asia-Pacifico per sfuggire al peso dei dazi americani

Dal 1 luglio si ridurranno le tariffe su numerosi prodotti da Corea del Sud, India, Bangladesh, Laos e Sri Lanka. L’impegno preso nel 2016. Tuttavia è poco probabile che le nuove tariffe cambieranno le carte al tavolo dei negoziati con Washington. Continuano le tensioni fra i due giganti economici.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Pechino cerca in Asia una “via di fuga” dai dazi americani. Nella cornice della guerra commerciale fra le due superpotenze, la Cina annuncia una lunga lista di tagli alle tariffe sulle importazioni provenienti da Corea del Sud, India, Bangladesh, Laos e Sri Lanka.

Le riduzioni entreranno in vigore a partire dal prossimo 1 luglio. Esse fanno parte di una serie di impegni che la Cina aveva sottoscritto con i membri dell’accordo Asia-Pacifico nel 2016, dopo un decennio di negoziati. Ora, a cinque giorni dall’imposizione Usa di dazi per un valore di 34 miliardi di dollari, Pechino vuole dare seguito alle promesse. La riduzione riguarda i semi di soia, insieme a una serie di prodotti chimici, agricoli, medici, abbigliamento, alluminio, metalli non ferrosi e gas propano liquido.

Va detto che la decisione avrà un impatto ridotto sull’economia cinese. La Cina è il più grande importatore di semi di soia al mondo, ma non dai cinque Paesi interessati dai tagli ai dazi. A ciò si aggiunge che l’importanza del patto è relativa, poiché Pechino ha già accordi di libero scambio con singoli Paesi come la Corea del Sud e il Laos.

Ciò significa che l’annuncio di ieri porterà poco vantaggio alla Cina sul tavolo dei negoziati con Washington. Allo stato attuale delle cose, è improbabile che Pechino possa sfuggire ai dazi annunciati dagli Stati Uniti, nonostante gli sforzi del principale delegato cinese per i negoziati, il vice-premier Liu He, economista formatosi ad Harvard.

Intanto, fra i due Paesi permangono tensioni anche sul fronte militare. Gli Usa criticano il dispiegamento di forze armate cinesi nel mar Cinese meridionale. Da parte sua, la Cina guarda con ostilità alla presenza militare americana a Taiwan. Ieri, il segretario alla difesa americano Jim Mattis è arrivato a Pechino, in cerca di un “dialogo aperto”. Molti analisti cinesi dubitano che questo viaggio produrrà grandi progressi, quanto più una riaffermazione delle rispettive posizioni.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Guerra dei dazi, Trump annuncia nuove tariffe per il valore di 200 miliardi
18/09/2018 12:14
Il viaggio di Trump in Asia: un occhio alla Nordcorea, uno al commercio
06/11/2017 10:16
Wto: via libera ai dazi Usa sulle merci europee. Crollano i titoli asiatici
03/10/2019 09:10
Nella guerra dei dazi fra Cina e Stati Uniti a perdere è l’economia di tutta l'Asia
22/06/2018 11:28
Malgrado il coronavirus, la Cina onora il patto commerciale con gli USA
22/02/2020 09:00


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”