07/11/2007, 00.00
ARABIA SAUDITA – VATICANO
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Per gli arabi, il Papa e Abdallah hanno parlato soprattutto di libertà religiosa

Secondo fonti saudite si è discusso anche del rifiuto del terrorismo. Dello “storico incontro” hanno riferito giornali e televisioni, anche al di fuori dell’Arabia Saudita. Sottolineata l’importanza della collaborazione interreligiosa, anche se qualcuno ha “dimenticato” che il comunicato vaticano la estende agli ebrei.
 
Beirut (AsiaNews) – Larga eco sulla stampa araba all’incontro di ieri, quasi unanimemente definito “storico”, tra Benedetto XVI e il re saudita Abdallah. Tutti sottolineano la comune considerazione sul ruolo delle religioni per la pace e la giustizia – ma non tutti riportano il riferimento anche agli ebrei – molti – soprattutto sauditi – parlano di una richiesta vaticana per la libertà di religione dei cristiani ed evidenziano il comune sentire sulla necessità di un cammino di pace tra israeliani e palestinesi.
 
L’agenzia ufficiale saudita, la SPA, sostiene tra l’altro, che “le due parti hanno sottolineato che violenza e terrorismo non hanno nulla a che fare con la religione”, affermazione che non è contenuta nel comunicato sull’incontro diffuso ieri dal Vaticano. La stessa fonte evidenzia le affermazioni del re sul ruolo delle religioni per la pace e la giustizia, ma non riporta l’estensione agli ebrei di tale considerazione, contenuta nel comunicato.
 
Parla invece di “dialogo tra musulmani, cristiani ed ebrei per promuovere pace, giustizia e valori morali” il saudita Arab News per il quale l’incontro si è svolto in un clima “caloroso”. L’incontro, afferma il quotidiano, assume grande importanza in quanto re Abdallah ha incontrato il Papa nella sua qualità di “Custode delle due sacre moschee”.
 
Il re ed il Papa, secondo tale fonte, “hanno anche sottolineato che violenza e terrorismo non hanno né religione, né patria”. “Tutti i Paesi e tutti i popoli – hanno aggiunto - debbono lavorare insieme per sradicare il terrorismo”
 
Il quotidiano ricorda poi che l’incontro è avvenuto all’indomani della lettera indirizzata al Papa e agli altri leader cristiani da 138 studiosi islamici e riporta anche una lunga serie di pareri di persone che vivono in Arabia Saudita, che sottolineano l’importanza del passo compiuto dal re come mezzo per migliorare i rapporti tra musulmani e cristiani.
 
Arab Herald , che pure riferisce del “calore” dell’incontro “storico”, dà spazio soprattutto al problema della richiesta di libertà religiosa da parte del Vaticano e sostiene che la questione è stata in passato motivo di attrito. On line il giornale pubblica anche le opinioni di alcuni lettori: si va da chi afferma che nessuno Stato può imporre scelte religiose a chi afferma che in Europa i musulmani non hanno piena libertà di religione, visto che spesso si vieta alle donne di indossare di indossare lo hijab, il velo, cosa che invece è consentita alle suore cristiane, a chi evidenzia l’esistenza in Europa di tante moschee mentre non c’è nessuna chiesa in Arabia Saudita.
Anche al di fuori dell’Arabia Saudita, i giornali arabi, che in gran parte riportano i servizi delle agenzie internazionali, parlano dello “storico incontro”. In tal modo titola il panarabo Asharq Al-Awsatm secondo il quale “il Vaticano ha detto di voler proseguire il dialogo con i musulmani moderati”.
 
Anche il Kuwait Times parla dello “storico incontro” mettendo in prima linea la questione della libertà religiosa e citando la necessità di collaborazione tra musulmani, cristiani ed ebrei e la preoccupazione per la pace in Medio Oriente. “Il Vaticano – sottolinea il giornale – vuole maggiori diritti per il milione di cattolici che vive in Arabia Saudita, la maggior parte lavoratori immigrati che non hanno il diritto di praticare pubblicamente la loro religione”.
 
Al Jazeera, infine, ha aperto il suo servizio sul “primo incontro tra un monarca saudita ed un pontefice cattolico” affermando che si è parlato della “situazione della minoranza cristiana in Arabia Saudita, della necessità di una maggiore collaborazione interreligiosa e delle prospettive di pace in Medio Oriente”. Più avanti, la televisione del Qatar ha riportato anche la frase del comunicato vaticano che fa riferimento agli ebrei, affermando infine che “il Vaticano vuole più diritti” per i cristiani.
 
 
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