01/02/2010, 00.00
CINA
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Per rilanciare l’economia, Pechino annuncia nuovi aiuti per le zone rurali

A gennaio le banche effettuano nuovi finanziamenti per oltre 1.600 miliardi di yuan. Ma il governo teme che questo fiume di denaro finisca in buona parte per finanziare pure speculazioni e punta ad aumentare la ricchezza nelle zone rurali.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – A gennaio le banche cinesi hanno concesso nuovi finanziamenti per oltre 1.600 miliardi di yuan (oltre 170 miliardi di euro), secondo la stampa specializzata. Fan Gang, consigliere della Banca centrale, ammonisce che la bolla speculativa su immobili e attività produttive è “un effettivo pericolo” per l’economia cinese. Intanto il governo centrale annuncia nuovi aiuti e finanziamenti per le zone rurali.

L’economia cinese è cresciuta del 10,7% nel quarto trimestre 2009, tornando ai livelli “pre-crisi” del 2007. Ancora una volta l’economia cinese è trainata anzitutto dalle esportazioni in ripresa a dicembre, come già da diversi mesi. Ma esperti ammoniscono questi risultati sono stati ottenuti anzitutto tramite i robusti finanziamenti erogati dallo Stato alle attività produttive e alle opere pubbliche, nonché grazie al fiume di denaro erogato dalle banche.

Ora la preoccupazione è che questo denaro sia in buona parte utilizzato per operazioni di pura speculazione, quali l’acquisto di immobili e titoli azionari per rivenderli nel breve termine, piuttosto che per finanziare la produzione. Per questo il governo negli ultimi giorni di gennaio ha indicato alle banche di erogare con minor facilità i finanziamenti. un fiume che aggrava, inoltre, il rischio di inflazione. Analisti prevedono che, per limitare l’erogazione del credito bancario, presto sarà aumentato il tasso di interesse passivo per i finanziamenti.

Altri esperti osservano che Pechino ha anche beneficiato del basso tasso di cambio mantenuto dallo yuan. Il cambio della valuta cinese verso il dollaro è fermo da 18 mesi, dopo che negli anni precedenti la Cina ne aveva permesso una parziale crescita della propria moneta.

Ora Pechino vuole che l’economia in ripresa raggiunga “una stabilità”, come osserva Zhang Liqun del Centro ricerche e sviluppo del Consiglio di Stato, evitando il rischio che riprenda l’inflazione. Infatti le esportazioni sono in forte ripresa, ma sono pure in crescita i prezzi delle materia prime, cosa che comporterà “un aumento dei costi di produzione per le imprese”.

Il governo ha già indicato che vuole stimolare il consumo interno. Pechino  annuncia maggiori investimenti e posti di lavoro nelle zone rurali, con priorità alle infrastrutture e promessa di sussidi per incoraggiare i rurali a costruirsi nuove abitazioni, nonché con la previsione di microcrediti e nuove forme assicurative. Le campagne hanno sempre ricevuto minori sussidi e aiuti e nel Paese è ampio il divario economico tra chi vive e lavoro nelle città, ovvero in campagna.

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