15/03/2005, 00.00
MALAYSIA
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Pirati attaccano una nave nello Stretto di Malacca

E' il secondo attacco di pirati in questa zona dal giorno dello tsunami. Gli uomini, armati, hanno rapito il capitano e 2 macchinisti. Al momento sono in corso le trattative per il rilascio.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – L'Ufficio per il controllo marittimo internazionale in Malaysia, ha riferito oggi che 35 uomini, armati con armi automatiche e lancia razzi, hanno attaccato un'imbarcazione nello Stretto di Malacca. L'imbarcazione trasportava gas metano dalla provincia del Kalimantan, in Borneo, verso Bulawan, a Sumatra.

Gli assalitori hanno ordinato all'equipaggio di cambiare rotta e navigare verso lo Stretto di Dumai. Da lì sono spariti, ed hanno portato con loro il capitano ed il capo macchinista, giapponesi, ed un altro macchinista di nazionalità filippina. Gli armatori del container hanno subito aperto i negoziati con i rapitori, sospettati di essere appartenenti al Free Aceh Movement, appena questi hanno chiesto un riscatto. Il governo giapponese ha chiesto l'aiuto di Malaysia, Indonesia e Singapore per ottenere l'immediato rilascio degli ostaggi.

Questo è il secondo attacco da parte di pirati nello Stretto di Malacca dalla tragedia del maremoto  del 26 dicembre. Alcuni esperti ritengono che lo tsunami abbia comunque danneggiato molto la pirateria, una piaga che da lungo tempo è presente nelle acque fra l'isola di Sumatra e la penisola malaysiana. Ogni anno, in queste acque navigano circa 50 mila imbarcazioni.

L'Ufficio internazionale ha ricordato che nel 2004 vi sono stati 37 attacchi da parte dei pirati nello Stretto, lungo 885 chilometri.
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